Dalla 500 Miglia di Indianapolis emerge un clamoroso retroscena che non è stato adeguatamente messo in evidenza in occasione della gara che si è svolta domenica 30 maggio. Gli appassionati ricorderanno il drammatico incidente in cui si è visto decollare la Dallara-Honda di Mike Conway nel corso dell'ultimo giro della mitica corsa nel catino di Indy sulle ruote posteriori della vettura di Ryan Hunter-Reay.
Quel botto terrificante ha una chiara motivazione tecnica: Ryan Hunter-Reay, il pilota che precedeva il giovane inglese sulla monoposto del team Andretti Autosport era rimasto senza carburante! Una monoposto di Indycar Series che all'improvviso si trova senza etanolo provoca una perdita di velocità come se si desse un colpo di freno, mentre si viaggia ad una media di oltre 350 km/h.
Conway, quindi, non ha avuto il tempo utile per tentare una manovra per evitare il decollo sulla ruota posteriore sinistra di Hunter-Reay, dando il via ad una carambola raccappricciante che lo ha visto schiantarsi prima contro le reti di recinzione e poi ricadere sull'asfalto capotato. La Dallara si è disintegrata in mille frammenti, ma la scocca ha retto alle enormi sollecitazioni: la cellula di sicurezza, infatti, ha tenuto ai ripetuti impatti.
L'inglese Conway, infatti, se l'è cavata con la frattura di una gamba e il leggero schiacciamento di una vertebra (per fortuna da non operare). I tecnici della Indycar Series, consapevoli di quanto è accaduto a Indy, stanno pensando di mettere sul volante computer un sensore che avvisi per tempo il pilota che rischia di restare a secco, in modo tale che non possa essere preso alla sprovvista generando il panico nel gruppo di vetture che seguono.
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