Poco meno di un anno fa la sua carriera sembra essersi spezzata, quando fu vittima di un terribile incidente alla
500 Miglia di Indianapolis, che mise anche a rischio la sua vita. Ieri notte però
Mike Conway ha dimostrato di essersi messo tutto alle spalle, andando a centrare la sua prima vittora nella
Indycar, e che vittoria: il pilota britannico ha infatti conquistato la gara di
Long Beach, la "Montecarlo" degli Stati Uniti.
Il portacolori della
Andretti Autosport aveva ottenuto il terzo tempo in prova, ma la sua gara sembrava essersi compromessa con il primo ingresso della safety car (dovuto ad un testacoda di Simona De Silvestro). In quel frangente sono rientrare ai box praticamente tutte le vetture e
Conway si è ritrovato ad essere assorbito dal gruppo, in dodicesima piazza.
La fortuna però è una ruota che gira e a rimetterlo in corsa è stata proprio un'altra situazione di caution, che ha ricompattato il gruppo, anche se le cose continuavano a non sembrare facili per lui, visto che si trovava ancora in sesta posizione. Il suo restart però è stato perentorio e in appena un paio di curve si è liberato di
James Hinchcliffe ed Alex Tagliani, stessa sorte toccata il giro successivo a
Dario Franchitti.
A questo punto davanti a lui è stato costretto al ritiro il compagno di squadra
Ryan Hunter-Reay, rallentato da un problema al cambio. Dunque, gli rimaneva da sbarazzarsi solamente di
Ryan Briscoe, ma
Conway non ha avuto troppi problemi perchè nell'ultimo stint il suo passo era veramente perentorio e gli ha consentito di scavalcare l'australiano e di prendere il largo, arrivando al traguardo con 6" di margine circa.
Positiva comunque anche la corsa del pilota della
Penske, scattato solo 12esimo dopo aver dominato le prove libere. Anche nel suo caso è stata una caution a rimetterlo in corsa per la vittoria: al via aveva optato per montare le gomme dure e poi ha anticipato la sua sosta. Per sua fortuna, il suo primo pit è avvenuto un paio di giri prima dell'ingresso della safety car, che poi gli ha permesso di ritrovarsi in testa al gruppo.
Sul terzo gradino del podio sale
Dario Franchitti, autore di una prova senza troppi acuti ma regolare, che gli consente di guadagnare punti importanti nei confronti del rivale
Will Power, attardato da un contatto con il compagno di squadra
Helio Castroneves e quindi solo nono alla bandiera a scacchi.
Nella top five quindi trovano spazio anche il rookie
James Hinchicliffe, che veramente non poteva chiedere di più alla seconda gara della sua carriera in
Indycar, ed il canadese
Alex Tagliani. Da segnalare, infine, l'incidente curioso capitato a
Marco Andretti e Sebastien Bourdais: il figlio d'arte ha rifilato una sportellata al francese in mezzo alla corsia box, facendo terminare la corsa di entrambi contro il muretto.
La classifica del campionato (primi dieci): 1. Franchitti 122; 2. Power 115; 3. Kanaan 87; 4. Servia 80; 5. Conway 74; 6. Tagliani 73; 7. Dixon, Briscoe e De Silvesto 66; 10. Meira 64.
Indycar - Long Beach - Gara
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