La
Indycar ha confermato che a partire dal 2015 la
Honda e la
Chevrolet produrranno i loro kit aerodinamici, aprendo anche alla fornitura del kit o solamente di alcune parti anche ad altri produttori dal 2016.
Il comunicato diffuso dagli organizzatori della serie spiega che questi kit non serviranno solamente a migliorare le monoposto dal punto di vista prestazionale, ma anche a
differenziarle tra loro, rendendo più comprensibile quindi se si tratta di una vettura legata alla Casa giapponese o a quella statunitense. Inoltre, le vetture incorporeranno nel loro nome quello del costruttore del kit.
Tutte le Case che realizzeranno un kit avranno
diritto a realizzare degli step evolutivi, ma le modifiche dovranno essere approvate tramite il tradizionale sistema di omologazione.
Le aree su cui si potrà andare a lavorare sono quelle delle pance, del cofano motore e, sul profilo principale dell'ala anteriore e su quelli laterali. Va detto però che la Dallara continuerà anche a fornire il suo pacchetto standard per chi non volesse usufruire di quelli modificati.
I costi sono stati fissati in 75.000 dollari per l'intero kit, con una possibile spesa extra di 15.000 dollari per un aggiornamento nel 2016.
Per quanto riguarda la
500 Miglia di Indianapolis, durante le prove libere potrà essere utilizzato anche più di un kit, ma poi in gara la monoposto dovrà montare quello con cui si è qualificata. Per il resto del campionato invece saranno un massimo di due i kit a disposizione, uno dei quali deve essere quello della Dallara.
Infine, è già stata approvata la possibilità di effettuare dei
test in pista per i kit, nel periodo compreso tra il 6 ottobre 2014 ed il 18 gennaio 2015: ci saranno a disposizione 6 giornate con un massimo di due vetture ed i chilometri completati in questi collaudi non faranno parte del conteggio relativo ai motori.
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