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Will Power trionfa nella prima di St. Petersburg

L'australiano si impone davanti a Hunter-Reay e Castroneves. Dopo la pole Sato chiude settimo, delude Montoya

Il 2013 è stato un anno difficile per Will Power, ma si è chiuso con tre successi nelle ultime cinque gare. Si potrebbe dire quindi che il pilota australiano ha ripreso da dove aveva lasciato andando ad imporsi nel round di apertura della Indycar, a St. Petersburg. Scattato dalla quarta posizione, il portacolori della Penske ci ha messo una trentina di giri a portarsi al comando delle operazioni, soffiando la leadership al poleman Takuma Sato e da quel momento ha controllato la corsa praticamente fino alla bandiera a scacchi. Power ha costruito il suo vantaggio con una strategia alternativa, che lo ha portato ad anticipare il suo secondo pit stop, ma anche a prendere il largo sul resto del gruppo. Al giro 76 però ha rischiato di vedere vanificato il suo grande sforzo, quando Charlie Kimball è finito a muro, facendo entrare in pista la safety car. In questo frangente comunque è rientrato ai box tutto il gruppo, quindi il pilota della Penske è riuscito a mantenersi in testa. La nuova procedura di ripartenza però ha creato il caos alle sue spalle quando è sventolata nuovamente la bandiera verde, con Marco Andretti e Jack Hawksworth che sono entrati in collisione. Un contatto che ha permesso non solo a Power di scappare nuovamente, ma anche all'ex campione Ryan Hunter-Reay di approfittarne per superare Helio Castroneves ed iniziare la stagione nella piazza d'onore. Si apre con un quarto posto invece il 2014 del campione in carica Scott Dixon, che ha preceduto sul traguardo Simon Pagenaud, un altro dei ragazzi che hanno approfittato del disastro del restart. Ad avere la peggio nella fase conclusiva della corsa è stato senza ombra di dubbio Sato, che è precipitato addirittura al settimo posto, alle spalle anche di Tony Kanaan, sesto all'esordio con la Ganassi Racing. Per quanto riguarda i rookie, il migliore è stato il russo Mikhail Aleshin con il 12esimo posto, mentre è stato piuttosto deludente il ritorno di Juan Pablo Montoya, solamente 15esimo alla bandiera a scacchi, dopo aver fatto però anche qualche puntata nella top 10.

Indycar - St. Petersburg - Gara

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