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Will Power senza avversari al Barber

L'australiano la spunta su Briscoe e Franchitti in una gara costellata di caution

Dopo aver ceduto allo strapotere di Dario Franchitti a St. Petersburg, Will Power ha risposto presente al Barber Motorsport Park, dove alla pole position ha fatto seguire un successo perentorio, mai messo in discussione neanche da una lunghissima serie di incidenti che hanno provocato l'ingresso della safety car. L'australiano della Penske ha condotto la gara dall'inizio alla fine, non facendosi mai sorprendere dagli avversari di turno nella fasi di restart. In quello decisivo poi ha saputo subito costruirsi un leggero margine nei confronti di Scott Dixon, che si è portato poi fino alla bandiera a scacchi, prendendosi la vittoria e la leadership della classifica del campionato. Anche perchè Franchitti alla fine si è dovuto accontentare del terzo posto finale, sembrando meno determinato del solito nelle fasi di restart. Ma forse anche un pò intimidito da un contatto con Ryan Briscoe che gli sarebbe potuto costare anche il ritiro. E proprio l'australiano della Penske è stato uno dei piloti più deludenti della gara in Alabama. Prima non è riuscito a capitalizzare la prima fila conquistata sullo schieramento, facendosi infilare piuttosto facilmente dal tandem della Ganassi Racing. In verità però sul suo ko è del tutto impotente, visto che ha finito per essere speronato da Ryan Hunter-Reay, poi anche penalizzato per l'accaduto. In quarta posizione si è quindi piazzato Marco Andretti, che è giunto al traguardo con un piccolo margine nei confronti di un quartetto indiavolato che si è giocato la quinta piazza fino agli ultimi metri. A spuntarla è stato meritatamente lo spagnolo Oriol Servia, costantemente nelle prime posizioni con la sua monoposto della Newman Haas. Dietro di lui uno straordinario Tony Kanaan, sesto dopo aver preso il via addirittura dalla 24esima piazza, a coronamento di una partenza da urlo che lo aveva fatto risalire al 14esimo posto dopo appena una tornata. Seguono poi un Helio Castroneves un pò distratto e sotto tono ed un Simon Pagenaud che non poteva chiedere meglio dell'ottavo posto nel giorno del suo debutto. Dopo il sorprendente quarto posto di St. Petersburg, si riconquista un posto nella top ten anche Simona De Silvestro. La ragazza elvetica ha chiuso nona, ma avrebbe potuto fare meglio se non avesse fatto le spese del contatto tra EJ Viso e James Hinchcliffe, che le hanno bloccato la strada verso metà gara, facendola scivolare in fondo al gruppo. Peggio è andata a Danica Patrick, che ad un certo punto sembrava addirittura in grado di battagliare per le posizioni di vertice, riuscendo a risalire fino alla terza piazza. Alla lunga però la sua scelta di non cambiare le gomme nell'ultimo pit stop si è rivelata deleteria, facendola precipitare nelle zone basse della classifica. La classifica del campionato (primi dieci): 1. Power 94; 2. Franchitti 87; 3. Kanaan 63; 4. Dixon 54; 5. De Silvestro 54; 6. Servia 52; 7. Andretti e Sato 44; 9. Tagliani 43; 10. Meira 42.

Indycar - Barber Motorsports Park - Gara

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