Will Power si è confermato ancora una volta il re di
St. Petersburg, almeno per quanto riguarda la caccia alla pole position. Per il quarto anno consecutivo sarà infatti il portacolori della
Penske a scattare al palo nella gara di apertura della
Indycar. Un sigillo importante per l'australiano, che tocca anche quota 30 pole position in carriera, portandosi al settimo posto assoluto nella classifica di tutti i tempi della serie.
Tra
Power e il tracciato della Florida, dunque, sembra esserci un rapporto davvero speciale ed oggi lo ha dimostrato per l'ennesima volta, spingendo la sua
Dallara-Chevrolet fino ad un tempo di 1'01"2070 con cui ha rifilato quasi quattro decimi al diretto inseguitore
Takuma Sato, che quindi ha portato una vettura motorizzata
Honda in prima fila, dando seguito a quanto di buono aveva fatto vedere nell'ultima sessione di prove libere.
La grande sorpresa della giornata però è senza dubbio il terzo tempo di
Simona De Silvestro. Passando dal disastroso motore
Lotus allo
Chevrolet, la ragazza elvetica ha subito dimostrato di poter dire la sua ad alto livello, ma va detto che questa è una pista che le va particolarmente a genio, come testimonia il quarto posto che ottenne nel 2011, piegandosi solo ad un veterano come
Tony Kanaan nella lotta per il gradino più basso del podio.
Un altro pilota apparso decisamente in crescita è sicuramente
James Hinchcliffe, quarto con la
Dallara-Chevrolet della Andretti Autosport, tallonato da
Helio Castroneves e da uno strepitoso
Tristan Vautier, che si è tolto la grande soddisfazione di arrivare fino alla
Q3 all'esordio in Indycar: se il buon giorno si vede dal mattino è molto probabile che in futuro sentiremo parlare parecchio di questo ragazzo, che arriva da campione in carica della
Indy Lights.
Solamente ottavo, e quindi eliminato in Q2, il campione in carica
Ryan Hunter-Reay, che ha chiuso alle spalle anche del compagno di squadra
Marco Andretti. Attardati anche
Dario Franchitti e Tony Kanaan, che hanno chiuso rispettivamente in decima ed 11esima piazza, alle spalle anche di
Sebastian Saavedra.
Sfortunatissimo, infine,
Scott Dixon, eliminato addirittura nella fase a gruppi: mentre stava affrontando il suo giro migliore, il pilota della
Ganassi Racing ha trovato le bandiere gialle dovute ad una toccata di
James Jakes contro un muretto ed è stato costretto ad alzare il piede. Un duro colpo per lui, che domani prenderà il via dalla 20esima posizione.
Indycar - St. Petersburg - Qualifiche
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