Oggi è quasi sembrato di essere tornati nel 2011 per tutti gli spettatori presenti sulle tribune di
Toronto. Dario Franchitti e Will Power sono tornati a darsi battaglia come nella corsa al titolo di un anno fa, anche se in palio c'era solo la pole position per il round canadese dell'
Indycar.
A spuntarla è stato il campione in carica, ma il rivale della
Penske ha fatto tutto ciò che era in suo potere per provare a mettergli i bastoni tra le ruote. Nel suo ultimo giro lanciato, infatti,
Power aveva portato la sua
Dallara-Chevrolet in vetta alla classifica, ma non aveva fatto i conti con lo scozzese, che proprio sotto alla bandiera a scacchi ha sfoderato un 59"3510 grazie al quale ha rimesso davanti la sua
Dallara-Honda per appena due centesimi.
Curioso che in seconda fila ci siano invece i due piloti rimasti coinvolti nell'incidente di ieri in pit lane, ovvero
Justin Wilson e Sebastien Bourdais. Per il francese si tratta della miglior qualifica stagionale ed ha voluto dedicare questo bel risultato ai due meccanici finiti in ospedale (entrambi sono stati già dimessi).
Gli ultimi due piloti a garantirsi l'accesso alla Fast Six sono stati
Scott Dixon ed Alex Tagliani, anche se quest'ultimo sarà retrocesso di dieci posizioni in griglia per aver sostituito il propulsore della sua monoposto. Stessa sorte capitata anche a
James Hinchcliffe e Simona De Silvestro, la cui nuova unità Lotus però ha mostrato degli evidenti progressi.
Tra gli esclusi in Q2 bisogna sottolineare la presenza di
Ryan Hunter-Reay, che comunque erediterà il posto in terza fila di Tagliani, ma anche quello di
Takuma Sato. Se non avesso ostacolato Power, il giapponese non si sarebbe visto togliere i suoi tempi migliori e sarebbe entrato nella Fast Six. Delude, infine,
Ryan Briscoe, elimininato addirittura nella fase a gironi.
Indycar - Toronto - Qualifiche
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