Rimettersi in gioco alla soglia dei 50 anni. Per
Jean Alesi il ritorno alle competizioni si chiama
500 Miglia di Indianapolis. Il 48enne pilota di Avignone sta preparando questo ritorno al vertice con molta cura, tanto che a Volpiano, sede della
Sparco, è andato a farsi fare su misura una tuta ultraleggera, di appena 800 grammi, con la quale darà l’assalto alla corsa più famosa del mondo.
A questo punto la domanda è logica: Jean, ma chi te lo ha fatto fare?
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La passione – dice il pilota francese –
e il fatto che gli anni avanzano, non posso fare più gare ad alto livello perché si invecchia, ma questa occasione è unica e ho voluto, dopo la F.1 e la 24 Ore di Le Mans, affrontare anche questa sfida ad alto livello. Ho curato la dieta, la preparazione atletica, i dettagli, tanto che ho chiesto una tuta speciale che sembra un guanto, fatta apposta per me. Poi, a 400 km/h, sarà tutto da scoprire, ma so che mi sono preparato al massimo”.
Perché proprio la 500 Miglia di Indianapolis? Non era meglio concentrarsi sulla 24 Ore di Le Mans che è un’altra classica mondiale?
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A Le Mans ci ho già corso e dopo tanti anni di F.1 mi mancava Indianapolis. Ci sono stato in F.1 nel 2000 e 2001, lì ho festeggiato il mio 200 esimo Gran Premio, e quando sono entrato in circuito, dal sottopasso, ho sentito come una emozione incredibile, ci sono pochi posti al mondo che danno emozioni come quella. Mi pareva di essere all’interno dello stadio di San Siro e anche se in F.1 c’erano 150 mila persone, le tribune sembravano vuote, con 500 mila sarà una cosa unica, una di quelle che ti danno la carica e ti fanno riprendere il caso e affrontare questa sfida”.
Come ti sei preparato?
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Sto facendo molte ore al simulatore da Dallara, a Varano, e sto mettendo a punto tanti piccoli segreti, come affrontare le curve, che sono 4 ma tutte diverse, e poi tanta preparazione fisica, ho fatto una settimana di bicicletta in Sicilia, ho scalato l’Etna, poi sono andato sul Lago di Garda, molta palestra, dieta, tutto preciso, non voglio trascurare niente. E poi scoprirò la macchina in pista, tutta nuova, non so cosa mi aspetta. Mi auguro che regga fino alla fine, già esserci sarà una bella cosa, se poi dovesse andare anche meglio… Beh, lasciamo perdere i sogni, alla mia età posso solo essere concreto, so che sarò competitivo ancora per pochi anni, invecchio anche io… per cui non voglio perdere questa occasione unica, grazie anche agli amici Gino Rosato, Claudio Berro e Miograd Kotur che mi hanno dato fiducia”.
Come vede Alesi questo inizio di mondiale F.1?
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Molto bello, intrigante e con tanti vincitori. Mi auguro che la Ferrari torni al vertice e vista la macchina che hanno e gli appena 10 punti di distacco da Vettel, mi pare un mezzo miracolo. Mi auguro che in Spagna si veda qualcosa di più competitivo perché Alonso lo merita, è il miglior pilota, con Hamilton, fra quelli presenti in pista. Anche Vettel è bravissimo, ma ho sempre l’impressione che sappia sfruttare la macchina meglio di altri e poi Button che sa mettere in crisi Hamilton anche se Lewis per me ha più talento. Massa? E’ il solito, quando la macchina non va con lui sembra che vada meno, se ha tutto in ordine è un pilota fortissimo, ma così rispetto ad Alonso paga dazio, mi spiace”.
Tornando a Indianapolis, cosa ti aspetti?
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Divertirmi, è la cosa più importante, poi ci sarà tutta la mia famiglia coi tre figli e i miei amici, poi spero proprio di fare bene. Quando ci ho corso non mi sono goduto il vero spirito americano e la vera follia di andare a 400 all’ora sul catino, per cui spero proprio di poter dare fondo a tutta la mia passione, io vivo per le corse e non vedo l’ora di fare sempre qualcosa di nuovo”.
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