IndyCar | Honda e Chevrolet portano al debutto i motori da 2,4 litri
I motori della prossima generazione di IndyCar hanno fatto il loro debutto sul circuito stradale di Indianapolis ieri, seppur privi della loro componente ibrida.
Foto di: Honda Racing
La vettura motorizzata Honda è stata portata in pista dal sei volte campione in IndyCar Scott Dixon (Ganassi Racing), mentre il due volte campione Josef Newgarden (Penske) ha guidato quella spinta dal propulsore Chevrolet. Al posto di quest'ultimo, però, oggi dovrebbe proseguire il lavoro Will Power.
Il test è stato condotto su una versione di 13 curve del percorso stradale, lunga 2,6 miglia, che incorpora la curva 1 dello Speedway, al fine di evitare che le squadre coinvolte possano ottenere un vantaggio dalla loro presenza.
Nessuno dei due motori ha utilizzato l'unità ibrida della Mahle che sarà integrante di questi propulsori da 2,4 litri quando debutteranno nel 2024. Entrambi montavano gli alternatori dell'attuale propulsore bi-turbo da 2,2 litri che è in IndyCar ormai dal lontano 2012.
La giornata è iniziata con delle temperature piuttosto basse e con la pista fredda, cosa che ha ridotto abbastanza il lavoro in mattinata. La situazione poi è migliorata nel pomeriggio.
Il test era a porte chiuse, quindi non sono stati rilevati i tempi. Il responsabile del programma IndyCar della GM, Rob Buckner, si è limitato a dire: "Siamo molto soddisfatti del nostro primo giorno in pista con il nuovo motore".
David Salters, presidente e direttore tecnico di HPD, è stato più espansivo. La sua dichiarazione ufficiale recita: "Questo è un passo importante per HPD, Honda e la IndyCar, con la serie che si muove verso l'era elettrificata, ed è stata una giornata positiva. Ma ci sono molti altri passi da fare prima del debutto del propulsore ibrido completo nel 2024".
"Il motore da 2,4 litri ha un design completamente nuovo, che è stato completamente sviluppato, testato al banco e prodotto dagli uomini e dalle donne di HPD. C'è ancora una lista molto lunga di cose da fare prima che possa essere portato in gara, ma questa è certamente una pietra miliare per Honda e HPD".
Nonostante le basse temperature, HPD ha dichiarato che "Dixon ed il team Ganassi hanno completato senza problemi il programma previsto per la giornata di apertura dagli ingegneri della HPD".
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