L'annullamento della gara di
Las Vegas ha di fatto consegnato a
Dario Franchitti il suo quarto titolo in
Indycar, il terzo consecutivo. Ovviamente però la
scomparsa di Dan Wheldon ha fatto passare ogni aspetto competitivo in secondo piano.
Anzi, al pilota scozzese va reso onore per aver evitato di parlare dell'argomento in una giornata tragica come quella di ieri: "
No, in questo momento non mi interessa. Sto solo pensando a Dan e a tutti i bei momenti che abbiamo passato insieme. Sono triste, davvero molto triste: questo purtroppo è il lato brutto del nostro sport".
Il veterano, che dal 2003 al 2005 è stato anche compagno di squadra di
Wheldon alla
Andretti Green, non sembra riuscire a farsene una ragione: "
Un minuto prima stavamo scherzano sulla griglia di partenza, durante la presentazione dei piloti, e un minuto dopo Dan non c'era più. Proprio oggi avevo raccontato a suo figlio Sebastian che ci conoscevamo da quando eravamo bambini e che poi eravamo stati anche compagni di squadra qui in Indycar".
"
Abbiamo avuto anche un paio di screzi, ma in tanti anni sono una cosa normale. Oggi ho perso...Tutti noi abbiamo perso un amico. Tutti vedevano Dan come un buon amico. Penso a Susie (la moglie, ndr)
e ai suoi ragazzi e faccio davvero fatica a tenere dentro le emozioni" ha aggiunto il portacolori del
Team Ganassi.
Giustamente, in segno di rispetto nei confronti di
Wheldon, gli organizzatori della
Indycar hanno deciso di cancellare anche la cerimonia di premiazione di fine anno, che si sarebbe dovuta svolgere questa sera, proprio a
Las Vegas.
Top Comments