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IndyCar: entro il mese si deciderà su motori ibridi e telaio 2022

Parlando con Motorsport.com, il Presidente Frye ha detto che la pandemia ha spostato avanti i programmi delle novità tecniche, mentre si dice contento di quello che sarà il 2020.

Felix Rosenqvist, Chip Ganassi Racing Honda

Felix Rosenqvist, Chip Ganassi Racing Honda

Michael L. Levitt LAT Photo USA

Il Presidente della IndyCar, Jay Frye, ha detto che la sosta forzata imposta dalla pandemia di Covid-19 potrebbe spostare l'introduzione del nuovo telaio e sistema ibrido, seppur Chevrolet ed Honda restino focalizzate sul 2022 per quanto riguarda il motore da 2,4 litri.

Lo scorso agosto la IndyCar aveva rivelato che le nuove power unit per le monoposto avrebbero integrato un sistema ibrido, senza però stabilire un termine e fissando la data teorica del 2022, che è l'anno in cui entrerebbe in vigore anche il nuovo telaio.

Frye ha svelato a Motorsport.com che i problemi dovuti al Coronavirus potrebbero far slittare la data, confermando comunque che il nuovo motore da 2,4 litri sarà utilizzato.

"La nuova normalità è che non c'è nulla di normale - dice Frye alla nostra testata - Il mondo si è fermato per qualche mese, quindi tutto è stato ritardato. Stiamo cercando di capire cosa abbiamo sotto controllo e come fare. Riguardo i motori del 2022 da 2,4 litri, direi che siamo nei tempi, l'ibrido richiederà un fornitore e stiamo parlando con diverse potenziali realtà. Non abbiamo scelto ancora nulla, ma la direzione presa è questa, anche se ovviamente tutto è stato ritardato. Come ci muoveremo? Un Piano B serve sempre se qualcosa non funziona, per cui stiamo lavorando anche a questo. Nei prossimi 30 giorni ne sapremo di più".

"Dal punto di vista tecnico, stiamo cercando di avere tutto pronto per il 2021 perché parecchie cose non sono ancora state stabilite. Il discorso economico riguarda tutti, sia noi che i team. Servono un paio d'anni per tutto ciò, quindi cerchiamo di sfruttare il 2020 e il 2021 per avere tutto in regola. In origine si pensava al nuovo motore per il prossimo anno e alla nuova macchina per il 2022, ma è ovvio che quest'ultima fase ci ha spinti a ritardare di un anno il motore, specialmente per un punto di vista economico. Abbiamo iniziato a lavorare su un'idea e come portarla avanti. Stiamo lavorando a tutto, entro la fine di giugno penso che avremo un buon piano di sostenibilità, valido almeno fino al 2027”.

Riguardo alle sofferenze finanziarie che i team stanno affrontando per via della pandemia che ha ritardato il via stagionale, Frye ha così risposto.

"Stiamo cercando di parlare con tutti ogni settimana, giorno per giorno. Non abbiamo sentito di grandi problemi per ora, in parte perché abbiamo avviato la nostra serie Esport a tenere occupati tutti regalando un grande spettacolo sulla NBC con la Indy 500, che ha avuto molto seguito anche negli sponsor. Siamo al corrente che ci siano guai, ma stiamo cercando di coprire tutto quello che si può con iniziative ed eventi che portino liquidità".

“Fra le squadre non ho sentito di gravi difficoltà, così come fra i loro collaboratori. Abbiamo cercato di venire incontro a tutti facendo il massimo possibile, abbiamo 14 eventi e penso che vadano bene".

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