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Huertas trionfa a sorpresa nella prima gara a Houston

Carlos gestisce alla grande il carburante e guida la tripletta colombiana davanti a Montoya e Munoz. Ritirato Filippi

Nemmeno uno scrittore di thriller avrebbe potuto scrivere un finale più ricco di colpi di scena per la prima delle due gare del weekend di Houston della Indycar e per capirlo basta scorrere la classifica ed andare a leggere il nome del vincitore, che non è quello di uno dei soliti protagonisti delle prime posizioni: Carlos Huertas.

Il colombiano della Dale Coyne Racing ha tentato un azzardo dal punto di vista strategico e questo ha dato i suoi frutti: con la gara iniziata con la pista bagnata, il suo tentativo è stato quello di gestire il carburante e di effettuare una sosta in meno rispetto alla concorrenza. Stessa scelta che ha fatto senza successo anche il suo compagno di squadra Justin Wilson.

Huertas però è stato aiutato anche dalla buona sorte, perché a quattro minuti dalla bandiera a scacchi un incidente di Sebastian Saavedra ha fatto entrare in pista la safety car. Per Carlos però non era ancora fatta, visto che la direzione gara ha subito annunciato che l'ultimo giro di gara si sarebbe disputato in regime di bandiera verde, quindi Juan Pablo Montoya avrebbe avuto modo di tentare un attacco nei suoi confronti.

A facilitargli la vita ci ha pensato però Graham Rahal: il figlio d'arte ha gettato alle ortiche una bellissima rimonta, tamponando Tony Kanaan alla ripartenza ed obbligando i commissari a riattivare immediatamente il regime di "Caution". Huertas quindi ha potuto rallentare per essere sicura di non terminare il carburante ed ha tagliato il traguardo seguito da Montoya e da Rahal, che a differenza di Kanaan ha potuto proseguire.

Il portacolori della Rahal Letterman Lanigan comunque è stato punito immediatamente per l'accaduto, precipitando all'undicesimo posto, e questo è veramente un peccato se si pensa che era risalito dalla coda del gruppo dopo essere rimasto fermo sulla griglia di partenza. Ad approfittarne è stato quindi Carlos Munoz, che ha completato una bellissima tripletta colombiana, nonostante fosse a sua volta incappato in un drive through per una toccata con il compagno Marco Andretti.

Dietro di lui la top five si è poi completata con Sebastien Bourdais e James Hinchcliffe, che probabilmente sarebbero stati i due piloti che si sarebbero contesi la vittoria in condizioni normali, ma che sono stati in un certo senso fregati dagli eventi. Così come Takuma Sato, che è stato velocissimo sul bagnato, ma poi ha pagato a caro prezzo l'ostacolo di Andretti, che non gli lasciava strada pur essendo doppiato dopo essersi attardato nel contatto con Munoz. Il giapponese però poi ha compromesso definitivamente la sua corsa andando a tamponare Mikhail Aleshin durante le fasi di doppiaggio. Tra le altre cose si è anche leggermente infortunato ad un mano, quindi oggi dovrà passare una visita di controllo per tornare nell'abitacolo.

Peccato anche per Luca Filippi, che al ritorno nella serie era stato tra i più veloci con la vettura della Rahal Letterman Lanigan, finendo però per toccare un muretto e dover salutare la concorrenza anticipatamente. E' andata male anche al poleman Simon Pagenaud, classificato 16esimo a 6 giri di distacco, ma rallentato da grossi problemi all'impianto frenante.

Va segnalato, infine, che il violento acquazzone arrivato proprio pochi minuti prima del via ha spinto gli ufficiali della Indycar a modificare la distanza di gara, che invece che disputarsi sui 90 giri, è stata corsa con un tempo limite di un'ora e cinquanta minuti.

Indycar - Houston - Gara 1

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