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Capolavoro tattico di Will Power a Long Beach

L'australiano ha limitato le soste e nel finale si è dovuto difendere dal bel ritorno di Pagenaud

Grazie ad un vero capolavoro di strategia, Will Power ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale in Indycar in appena tre gare. Il pilota australiano della Penske è stato tra quelli che hanno dovuto fare i conti con una penalità di 10 posizioni in griglia per aver sostituito il motore (oltre a lui è toccato ad altri 13), ma la sua squadra ha adottato una tattica ineccepibile. Power, infatti, è rientrato per la sua ultima sosta abbastanza presto, impostando poi un passo che gli permettesse di conservare carburante. Nel finale però si è dovuto difendere con le unghie dal grande ritorno di Simon Pagenaud. Il francese della Sam Schmidt Motorsport ha optato invece per una strategia opposta, ritardando il più possibile l'ultima sosta per spingere al massimo una volta rientrato in pista. Dopo il suo pit è ripartito in quarta posizione, ma si è sbarazzato piuttosto rapidamente di Rubens Barrichello. Successivamente si è gettato all'inseguimento di Takuma Sato, recuperando su di lui ad un ritmo di quasi 2"0 al giro e trovando il sorpasso quando mancavano 11 tornate alla bandiera a scacchi. Poi è arrivato piuttosto rapidamente nella scia di Power, ma l'australiano si è dimostrato un osso duro e alle fine è riuscito a tenerselo dietro fino al traguardo. Sfortunato Takuma Sato, che all'ultimo giro è stato mandato in testacoda da Ryan Hunter-Reay, precipitando dal terzo all'ottavo posto, giusto davanti a Rubens Barrichello. Il suo rivale della Andretti Autosport è stato a sua volta penalizzato di 30", scivolando a sua volta al sesto posto. Il gradino più basso del podio è stato quindi ereditato da James Hinchcliffe. Ennesima prova sfortunata invece per Dario Franchitti: anche scattare dalla pole position non gli è servito per fare meglio delle uscite precedenti, visto che alla fine ha chiuso in 15esima posizione.

Indycar - Long Beach - Gara

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