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IndyCar: a St. Pete si corre a porte chiuse, rinviata Long Beach

Nonostante il caos scatenato dal Coronavirus, le autorità locali e il promoter della serie si sono accordati per portare avanti il weekend, mentre la successiva gara di aprile verrà posticipata.

Will Power, Team Penske Chevrolet

Will Power, Team Penske Chevrolet

La IndyCar Series ha scelto di andare avanti nel weekend che la vede impegnata sul tracciato cittadino di St. Petersburg, ma i problemi legati al Coronavirus hanno fatto prendere un paio di decisioni importanti in merito a questo e al prossimo evento in calendario.

La prima riguarda, appunto, al prosieguo delle attività per il fine settimana, il quale sarà porte chiuse senza pubblico, mentre la seconda vede lo spostamento della tappa di Long Beach.

Andando per ordine, la giornata di giovedì è stata torrida dal punto di vista delle discussioni, dato che il sindaco di St.Petersburg, Rick Kriseman, ha fatto presente quanto fosse rischioso l'assembramento di spettatori sulle tribune.

Spingendo anche sul fatto che pure la NASCAR ha deciso di correre ad Atlanta senza spettatori, il primo cittadino ha così raggiunto l'accordo col promoter Green Savoree Racing Promotions per consentire l'accesso solamente agli addetti ai lavori.

“Il protocollo è stato attuato per proteggere la salute e il benessere di tifosi, piloti, team, lavoratori e ufficiali, limitando il rischio e l'esposizione al contagio di COVID-19 - recita il comunicato ufficiale - Il weekend di gara proseguirà da venerdì a domenica con le sessioni in pista di IndyCar limitate a sabato e domenica. Le attività includeranno anche le gare di Indy Lights, Indy Pro 2000, USF2000, IMSA Porsche GT3 Cup e TC America in un programma intenso".

Passando invece all'Acura Grand Prix of Long Beach, che si sarebbe dovuto tenere il 17-19 aprile, già ieri il tam-tam di notizie in giro per il mondo (da F1 ad NBA) aveva scatenato il putiferio, tant'è che anche in questo caso si è mosso il consiglio comunale, fermando ogni tipo di evento da qui al 30 aprile.

A questo punto bisognerà capire se e dove reinserire la gara in calendario, probabilmente verso fine anno, ma con tutte le valutazioni del caso.

"Capiamo che ci sono problemi per chi sarà presente per quanto riguarda autorità, sponsor e clienti, ma questa scelta ha come obiettivo primario di garantire una sicurezza a tutti per il nostro evento - spiega la nota ufficiale - Stiamo parlando con la Città di Long Beach e alcuni rappresentanti del Long Beach Convention Center per capire a livello di viabilità dove reinserire in calendario la gara, verso la fine dell'anno. Se questo non sarà possibile, penseremo direttamente al Grand Prix del 16-18 aprile 2021".

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