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Will Power domina sull'ovale di Milwaukee

L'australiano del team Penske precede il compagno di squadra, Montoya e Kanaan

Will Power adesso di crede: il titolo di IndyCar è alla sua portata dopo il successo di Milwaukee, sull’ovale piatto di un miglio: l’australiano ha condotto quasi tutti i 250 giri della gara, mostrando una superiorità imbarazzante sulla concorrenza che non è stata capace di mettergli il sale sulla coda.

Autore della pole, Will è andato in testa alla prima curva e ha condotto una corsa d’attacco, respingendo in modo piuttosto duro ai reiterati attacchi di Tony Kanaan che, specie nelle prime fasi, è stato una bella spina nel fianco, ma poi il brasiliano ha dovuto desistere cedendo anche il secondo posto a Juan Pablo Montoya.

Il team Penske, infatti, festeggia una perentoria doppietta, dimostrando che anche dal punto di vista tattico l’approccio a questa gara è stato perfetto. Will Power ha ritardato il pit stop nella fase centrale della corsa, auspicando che prima o poi sarebbe arrivata una caution: la neutralizzazione si è resa necessaria per la toccata sul muro di Carlos Munoz che è finito contro le barriere dopo essere uscito largo sui murble delle gomme e non è più riuscito a controllare la sua Dallara.

Il “canguro” conduce la classifica assoluta con 602 punti, 39 di vantaggio su Helio Castroneves, che è parso piuttosto in ombra e mai nella partita per le posizioni di vertice, tant’ che si è accontentato di un misero undicesimo posto.

Juan Pablo Montoya ha rischiato di compromettere la sua prestazione in un pit stop quando i commissari gli hanno dato un avviso di sanzione per essere arrivato alla sua piazzuola scomposto (ha urtato la gomma anteriore sinistra che era stata preparata da un meccanico), ma poi è stato perfetto nel traffico del corto ovale. 



Tony Kanaan si è dovuto accontentare del terzo posto, ma va bene così perché era stato infilato anche da Josef Newgarden che poi ha dovuto desistere per un errore tattico del team di Sarah Fisher e alla fine ha concluso al quinto posto dietro al concreto Scott Dixon.

La palma della sfortuna spetta a Ryan Hunter-Reay: il pilota di Andretti, che ha appena rinnovato un contratto pluriennale con la squadra diretta da Michael, è stato costretto al ritiro per i problemi alle sospensioni dopo che si era reso protagonista di una splendida rimonta dalla diciannovesima posizione di partenza.

Ryan Briscoe, sesto, ha preceduto Simon Pagenaud poco a suo agio su questo ostico ovale, mentre Mikhail Aleshin ha messo in fila Ed Carpenter e Jack Hawksworth nella top ten.

IndyCar, Gara Milwaukee

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