Dixon, Power e Pagenaud difendono Pocono nonostante il crash
Robert Wickens è stato durissimo, ma i primi tre classificati della gara di ieri sperano che la Indycar continui a fare visita a Pocono, nonostante il bruttissimo incidente che ha caratterizzato il via.
Takuma Sato, Rahal Letterman Lanigan Racing Honda
Scott R LePage / Motorsport Images
L'incidente che ha coinvolto Takuma Sato, Alexander Rossi, Ryan Hunter-Reay, James Hinchcliffe e Felix Rosenqvist si è concluso con la monoposto del giapponese rovesciata a testa in giù e con quella dello svedese che invece è decollata ed ha urtato le reti di protezione prima di riatterrare in pista.
Tutti e cinque i piloti sono stati condotti al centro medico del tracciato. Quattro sono stati immediatamente dimessi, mentre Rosenqvist è stato portato in ospedale per ulteriori controlli precauzionali, ma anche lui è stato successivamente dimesso.
Robert Wickens, la cui carriera è stata interrotta proprio dagli infortuni rimediati un anno fa al primo giro della gara di Pocono, non c'è andato per il sottile, dicendo che la Indycar ha una "relazione tossica" con questo tracciato. Con lui hanno concordato anche Max Chilton e Sage Karam, secondo i quali non si dovrebbe più correre lì.
In un momento in cui l'accordo tra la Indycar e Pocono è in fase di rinnovo, sicuramente i recenti incidenti, ma anche il maltempo che ha portato alla cancellazione delle qualifiche ed alla chiusura anticipata della gara non sono certamente d'aiuto.
Tuttavia, il vincitore Will Power ed i suoi inseguitori Scott Dixon e Simon Pagenaud hanno cercato di difendere la reputazione del tracciato, dicendo che sperano che continui a far parte del calendario.
"Onestamente, mi dispiace per Pocono" ha detto Dixon, che su questo tracciato si è imposto nel 2013. "Qui ci sono persone che lavorano duramente e anche il pubblico è sempre fantastico, quindi speriamo di continuare a venire qui".
"Ma è vero che nel tempo sono successe delle brutte cose in pista, che però potrebbero accadere ovunque. Penso a Justin (Wilson, morto nel 2015 dopo essere stato colpito da un detrito) o a Robert (Wickens): queste cose possono accedere ovunque. Mi dispiace che si sia creato questo alone su questa pista. E penso anche che i piloti potrebbero fare di più in molte situazioni per evitare queste cose".
"Onestamente, spero che torneremo. Will, per esempio, può dire quanto sia gratificante vincere su questa pista, proprio perché è sicuramente una pista difficile".
Power, che ha vinto tre delle ultime quattro gare di Indycar disputate a Pocono, ha infatti aggiunto: "Sono d'accordo, è un grande ovale. E' vero che ci sono stati degli sfortunati incidenti ma, come ha detto Scott, potrebbero accadere ovunque".
"Gli spettatori aumentano del 15% ogni anno che torniamo e come diceva Scott sono stati fantastici anche oggi. E' una buona pista per le corse, quindi spero davvero che torneremo, perché è veramente difficile trovare degli ovali adatti alle nostre vetture".
Pagenaud, che ha dominato la prima metà della gara, ha aggiunto: "E' difficile aggiungere altro. Penso che abbiano detto tutto. E' una pista divertente su cui guidare. Poi è vicina a New York, quindi è un ottimo mercato per la Indycar".
"Personalmente, amo i superspeedway... Ovviamente, quando viaggi ad una velocità così elevata, sai già che se ci sarà un incidente, sarà un grande incidente".
"Speriamo di poter tornare e speriamo di poter continuare a lavorare con i ragazzi di Pocono, perché è sempre stato molto divertente. Corro qui dal 2013 e mi piace di più ogni anno. Vedremo cosa succederà, ma come pilota mi piace molto venire qui".
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