Dan Wheldon entra nella Hall of Fame dell'Indianapolis Motor Speedway
Il due volte vincitore della Indy 500 e campione Indycar 2005 Dani Wheldon entrerà a far parte della Hall of Fame dell'Indianapolis Motor Speedway il prossimo maggio, insieme al commentatore televisivo e radiofonico Bob Jenkins.
Foto di: Eric Gilbert
Oltre 140 giornalisti di motorsport e piloti hanno votato tra 14 candidati e alla fine a spuntarla sono stati Wheldon e Jenkins, che saranno introdotti nella Hall of Fame giovedì 23 maggio.
Wheldon, che nella sua carriera in Indycar ha conquistato 16 vittorie, è sempre stato velocissimo sul catino dell'Indiana, fin dalla sua prima apparizione per i colori della Andretti Green. Si è qualificato quinto nella sua prima Indy 500 nel 2003, ritirandosi poi in gara.
Tuttavia, è diventato uno dei veri assi dello speedway nell'era della Dallara IR03/09, con un terzo posto l'anno successivo e la sua prima vittoria arrivata nel 2005. Stagione che Wheldon ha terminato con sei vittorie ed il titolo Indycar.
Nel 2006 è passato a difendere i colori della Chip Ganassi Racing ed è stato vicino a firmare una vittoria "back to back", se una foratura non lo avesse relegato al quarto posto dopo aver comandato per 148 dei 200 giri previsti. E anche in campionato è stato ugualmente sfortunato, perdendo il campionato a favore di Sam Hornish Jr a parità di punti (il rivale aveva quattro successi contro i suoi due).
I due anni successivi hanno visto Wheldon ottenere altre quattro vittorie, ma è stato sfortunato alla Indy 500 fino al passaggio alla Panther Racing. Sia nel 2009 che nel 2010 poi si è piazzato secondo rimontando dalle retrovie dello schieramento.
Rimasto senza un volante a tempo pieno nel 2011, il britannico ha firmato con la Bryan Herta Autosport per la Indy 500. Nonostante una squadra solamente alla seconda esperienza, Wheldon è riuscito ad approfittare del clamoroso errore di JR Hildebrand all'ultima curva, andando a conquistare il suo secondo successo alla Indy 500.
Wheldon, che aveva lavorato come collaudatore per la Dallara allo sviluppo delle nuova monoposto, aveva dunque firmato per un ritorno a tempo pieno con la Andretti Autosport, ma purtroppo non è mai riuscito a correre con la "sua" macchina. A soli 33 anni, infatti, ha perso la vita nella terribile carambola avvenuta nella gara conclusiva del 2011, al Las Vegas Motor Speedway.
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