Le
Corvette DP hanno dominato la prima giornata dei test collettivi della
24 Ore di Daytona, monopolizzando le prime quattro posizioni della classifica finale. A svettare alla fine è stata quella della
Action Express portata in pista da
Bourdais/Fittipaldi/Barbosa, che ha girato in 1'38"630.
Sotto al muro dell'1'39" è scesa però anche la
Spirit of Daytona, che con
Westbrook/Valiante/Rockenfeller ha fermato il cronometro sull'1'38"898. Per trovare la prima delle
LMP2 bisogna invece scorrere la classifica fino alla quinta posizione, occupata dalla
HPD della Extreme Speed (Sharp/Dalziel/Brabham), che comunque con il suo 1'40"006 ha fatto meglio della pole del 2013, quando la gara era riservata solo alla
Grand-Am.
Il distacco tra le due classi, dunque, non sembra essere troppo pesante, anche se l'
IMSA ha ribadito nuovamente che questi tre giorni serviranno anche per affinare il "balance of performance". Per concludere il tema prototipi, nella
Prototype Challenge è stata la
Core Autosport a svettare con l'1'42"468 di
Colin Braun.
Per la
Core Autosport comunque è stata una giornata particolarmente positiva, visto che
Nick Tandy le ha regalato il miglior crono anche tra le
GT Le Mans con la sua
Porsche 911 ufficiale alla prima apparizione negli States. 1'45"564 il suo riferimento, un paio di decimi più veloce rispetto a quello della
Corvette di Olivier Gavin. Infine, nella
GT Daytona ha messo tutti in fila la
Audi R8 della Flying Lizard con
Spencer Pumpelly in 1'47"981.
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