Clamoroso: la Porsche GT vince la Petit Le Mans!
Sotto alla pioggia torrenziale dilagano Tandy e Pilet, che hanno avuto la meglio sui prototipi
Foto di: James Holland
Una vittoria clamorosa ed inaspettata. Non ci sono altre parole per descrivere quanto accaduto a Road Atlanta nell'ultimo appuntamento stagionale del TUSC, visto che una vettura GT ha avuto la meglio sui più prestazionali prototipi delle classi DP ed LMP2.
Nick Tandy e Patrick Pilet hanno colto a sorpresa la vittoria a bordo della loro 911, in una gara ridotta ad 8 ore dalla direzione gara per le condizioni meteo avverse, mentre il titolo nella categoria Prototype è stato mantenuto da Barbosa e Fittipaldi, giunti terzi alle spalle della BMW GTLM di Edwards, Klingmann e Luhr.
Tandy e Pilet sono stati abili a risalire dal fondo dello schieramento, dove erano finiti dopo le qualifiche per una irregolarità tecnica riscontrata sulla loro vettura. Grazie a questo successo, Pilet conquista il titolo sia nel USC che nel North American Endurance Cup, mentre Tandy, dopo aver conquistato la 24 Ore di Le Mans, aggiunge in bacheca anche la conquista della Petit Le Mans.
I piloti Porsche sono sembrati subito in grado di fare la differenza sin dalla partenza, con Pilet abile a prendere il comando della propria classe grazie anche alla pioggia battente caduta sul tracciato, prendendo la vetta della classifica assoluta prima della bandiera rossa. Tandy invece è stato fenomenale, dopo una sosta per rifornimento effettuata sotto bandiera gialla, a recuperare la leadership ceduta alle Corvette.
Nella categoria Daytona Prototype il titolo è stato deciso dalla strategia dei pit stop. La vettura di Curran, Papis e Cameron ha effettuato i pit stop sempre nei momenti opportuni in una gara condizionata da numerose bandiere gialle.
Proprio l'ultimo pit stop, effettuato prima dell'ultima bandiera gialla della gara, è costato il titolo al duo del Action Express che non è riuscito a sopravanzare né la Ford di Pruett, Hand e Dixon né la vettura gemella di Barbosa, Fittipaldi e Bourdais laureatisi campioni grazie al primo posto di categoria ed al terzo assoluto. Come detto, le condizioni meteo hanno giocato un ruolo fondamentale. Molte vetture sono state vittima di acquaplaning, e dopo lo schianto della Delta Wing di Rojas la direzione gara ha deciso di esporre la bandiera rossa per le carenti condizioni di visibilità.
Nella categoria Prototype Challenge hanno conquistato il secondo titolo di fila Colin Braun e Jonathan Bennett nonostante la vittoria di classe sia andata a Tom Kimber-Smith, Andrew Palmer e Mike Guasch, la cui leadership non è mai stata messa in discussione.
La classe GTD ha visto trionfare in gara l'equipaggio composto da Spencer Pumpelly, Madison Snow e Lindsay, mentre la conquista del titolo è andata al trio Ferrari composto da Bill Sweedler, Townsend Bell e Jeff Segal, giunti quarti di classe.
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