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Rabbia Ferrari: "A Daytona sempre un BoP negativo, scoccia!"

La 488 in GTLM ottiene solamente il quarto posto, ma tutti i piloti si sono dannati l'anima pur di cercare di mantenere contatto coi rivali, che erano nettamente più veloci sfruttando il BoP favorevole.

#62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE, GTLM: Pit Stop, Davide Rigon, Jules Gounon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

#62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE, GTLM: Pit Stop, Davide Rigon, Jules Gounon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

Richard Dole / Motorsport Images

Altro giro a vuoto per la Ferrari alla 24h di Daytona, che nella Classe GTLM si porta a casa solamente un quarto posto.

Chi ha visto il primo round dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship non avrà potuto fare a meno di notare che la 488 GTE schierata da Risi Competizione quasi mai è stata in grado di lottare per le posizioni che contano.

Alessandro Pier Guidi, James Calado, Jules Gounon e Davide Rigon si sono dannati l'anima per tenere la Rossa #62 almeno a tiro del podio, ma il guaio grosso era legato al famigerato Balance of Performance, sul quale piloti e team hanno immediatamente puntato il dito.

"Tutti gli anni veniamo qui e il BoP per noi è negativo, così è frustrante! - sbotta Pier Guidi - Mi dispiace per Giuseppe Risi, è uno che mette tanta passione e soprattutto soldi per correre e giocarsela con gli altri, ma le altre GTLM ci superavano come se fossero delle DPi!"

"E' triste pensare che questa categoria venga tolta dall'IMSA e che noi non abbiamo mai avuto almeno la possibilità di combattere con gli altri alla pari. Non dico per forza vincere, ma almeno essere nel gruppo. Spero che un giorno si possa gareggiare a Daytona tutti alla pari".

Calado dalla sua ha anche la macchia di aver coinvolto in un incidente una LMP3 alla "Bus Stop" per il quale è stato sanzionato con un Drive Through, in una situazione che lo vedeva cercare di tenere contatto con le imprendibili Corvette.

"Ringrazio Giuseppe per averci fatto tornare a Daytona con la sua passione per le corse - commenta l'inglese - Volevamo competere in modo corretto con i rivali, ma ancora una volta è stato evidente che eravamo svantaggiati. E' dura da digerire, ma continueremo a lavorare come sappiamo e vedremo in futuro come andrà".

D'accordo anche Rigon: “Una gara dura, abbiamo spinto tantissimo fin dall’inizio e volevo ringraziare tutti gli uomini del team Risi Competizione perché hanno lavorato benissimo. Purtroppo a cinque ore dalla fine noi abbiamo dato tutto, ma le altre vetture hanno finalmente mostrato tutto il loro potenziale e il passo è diventato diverso. Non abbiamo commesso errori, sono contento per il ritmo che sono riuscito a tenere in gara e per i sorpassi che ho fatto. Il risultato era il massimo a cui ambire con questo BoP”.

Gounon chiosa: “Abbiamo dato tutto, non abbiamo rimpianti. In tutte le fasi della corsa abbiamo lottato al massimo delle nostre possibilità, ma il BoP non ci ha consentito di combattere per la vittoria. Abbiamo gareggiato sempre al limite, ognuno di noi, sia piloti che squadra, ma non è stato sufficiente”.

Il capo degli ingegneri del team, Rick Mayer, è stato anche più duro a parole, rivelando che già in partenza le speranze erano pressoché ridotte al lumicino.

"Anche quest'anno non siamo stati competitivi, la nostra Ferrari ha avuto una notevole mancanza di potenza rispetto a tutte le altre macchine. Purtroppo i regolamenti non sono nelle mani del team", commenta il tecnico.

“E' stata una gara a dir poco logorante per noi, la macchina era ben bilanciata e tutti i piloti si sono mostrati contenti del suo rendimento, tantè che non abbiamo commesso errori strategici e la velocità era quella del nostro potenziale".

"Purtroppo però non avevamo il passo per stare con gli altri e, nonostante i piloti abbiano fatto un gran lavoro, ammetto che è dura stare svegli per oltre 36 ore sapendo che puoi guadagnare posizioni solo per problemi altrui".

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Diversa è invece stata la storia per le Ferrari GT3 della GT Daytona.

Se la #63 della Scuderia Corsa nelle mani dell'inedita formazione Ryan Briscoe/Ed Jones/Bret Curtis/Marcos Gomes ha accumulato ritardo fin dalle prime ore, arrivando poi ad alzare bandiera bianca poco prima del termine, hanno molto da recriminare invece i ragazzi di AF Corse.

La #21 è sempre stata in battaglia per il primato, sfumato mestamente domenica nell'ultimo quarto di gara, quando Matteo Cressoni ha affiancato la Mercedes di Philip Ellis, il quale per resistergli si è intraversato colpendolo sul posteriore e mandandolo contro le barriere della curva 1.

“Il contatto non avrebbe provocato danni, ma purtroppo sono finito nelle gomme e questo ha causato anche una foratura - spiega il lombardo - Purtroppo l’episodio ci ha escluso dalla lotta per la vittoria. Mi dispiace perché abbiamo fatto una gara di testa per venti ore e avevamo la vettura per vincere”.

Cressoni alla fine taglia il traguardo ottavo assieme a Simon Mann, Daniel Serra e Nicklas Nielsen, con ben più di un rimpianto.

“Non ho analizzato ancora l’incidente, ma il primo giro con gli pneumatici nuovi è molto difficile e la macchina è molto scivolosa. Penso che Matteo abbia lasciato abbastanza spazio all’interno alla Mercedes ma voglio vedere ancora l’episodio prima di esprimere un giudizio più completo", dice a caldo Serra.

"Penso che la macchina avesse le potenzialità per vincere oggi. Avevamo scelto di utilizzare una configurazione molto scarica, infatti facevamo fatica nel tratto misto, però riuscivamo ad avere un’ottima velocità al termine del rettilineo. Non era una questione di potenza, ma di carico aerodinamico, anche perché le Mercedes potevano sfruttare la coppia maggiore nella prima parte del dritto allungando, salvo poi essere raggiunte grazie alla scia. Prima dell’incidente la vettura andava molto bene, poi non era più efficace allo stesso modo”.

Mann ha aggiunto: "La 24 Ore di Daytona è stata un’opportunità incredibile per imparare ed è stata un’esperienza fantastica. Fino a quattro ore dalla fine le cose stavano andando molto bene poi purtroppo l’incidente con la Mercedes ci ha fatto perdere tempo e passo, ed è stato impossibile riportarci sui primi”.

Anche Gomes commenta la sua triste avventura in Florida: "La gara stava andando bene ma nel finale abbiamo avuto un problema di temperature e la nostra 24 ore è finita lì. Eravamo quasi nello stesso giro del leader dunque avremmo lottato fino alla bandiera a scacchi, ma purtroppo a volte le corse vanno così”.

Dello stesso avviso anche Curtis: “Il ritiro non è causa del team, i ragazzi hanno svolto un lavoro eccellente e tutti avrebbero meritato la vittoria per il loro sacrificio. La Ferrari è una vettura molto affidabile e non concludere la corsa è una sorpresa. Siamo stati sfortunati ma a Daytona non è facile vincere. Vorrei davvero ringraziare tutti i ragazzi per la dedizione che hanno messo in questa corsa e i miei compagni di squadra per la bella gara”.

#62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE, GTLM: Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon, Jules Gounon, James Calado

#62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE, GTLM: Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon, Jules Gounon, James Calado

Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

#91 Riley Motorsports Ligier JS P320, LMP3: Austin McCusker, Jeroen Bleekemolen, Jim Cox,Dylan Murry, #62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE, GTLM: Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon, Jules Gounon, James Calado

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

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Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

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Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

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Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

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#62 Risi Competizione Ferrari 488 GTE, GTLM: Davide Rigon, Jules Gounon, Alessandro Pier Guidi, James Calado

Foto di: Richard Dole / Motorsport Images

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Foto di: Michael L. Levitt LAT Photo USA

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

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Foto di: Richard Dole / Motorsport Images

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Art Fleischmann

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Foto di: Jake Galstad / Motorsport Images

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