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IMSA | Daytona, 3a Ora: braccio di ferro Cadillac-Acura

I primi 180' di gara in Florida non hanno risparmiato incidenti e caos, solo LMP2 e LMP3 sono riuscite a prendere distacchi piuttosto ampi, mentre DPi e GTD sono tutte ravvicinate e in continua evoluzione.

Partenza

motosport.com

La 24h di Daytona ha messo in archivio i primi 180' di gara e le emozioni sul tracciato della Florida non sono mancate.

Alla 3a ora di quello che è il primo round dell'IMSA SportsCar Championship 2022 si registrano già alcuni incidenti, primo dei quali con protagonista Dwight Merriman.

Il pilota della Era Motorsport si era subito distinto per una goffa uscita dai box mentre ci si andava a schierare per il via: la Oreca #18 è andata in testacoda e il suo conduttore ha deciso di proseguire in... retromarcia (!), prima di riprendere strada una volta sul tracciato, sfilato dagli attoniti avversari.

Merriman ha peggiorato la sua precaria situazione nella prima ora, quando alla curva 6 ha perso il controllo in frenata provando ad evitare una LMP3, centrando il muretto interno dietro al quale un povero commissario è stato colpito dai detriti della LMP2, che si è fermata poco più avanti in pezzi. Fortunatamente per l'addetto non ci sono state conseguenze serie.

Il Full Course Yellow e la Safety Car mandata in pista hanno raggruppato la truppa, con traffico e pit-stop che si sono sprecati. In una di queste fasi, Roberto Lacorte ha sbagliato l'ingresso della curva 1. La Ferrari #47 è andata in testacoda ed è stata presa in pieno sulla fiancata dalla Lexus #12 di Frankie Montecalvo che sopraggiungeva. Sia il toscano di Cetilar Racing che l'alfiere della Vasser Sullivan hanno dovuto portare le loro auto ai box per le riparazioni.

A varie sbavature con protagoniste le LMP3 e qualche brivido nei doppiaggi, aggiungiamo alcune penalità inflitte a G-Drive #69 (partenza anticipata), Awa #13 (velocità in pit-lane non rispettata), DragonSpeed #81 (velocità in pit-lane non rispettata e meccanico colpito ai box), United Autosports #22 (accelerazione sui cavalletti al pit-stop) e Forty7 #7 (incidente provocato) con Drive Through, e Tower Motorsport #8 con Stop&Go di 60" per semaforo della pit-lane non rispettato.

Con oltre 60 auto sul tracciato e il traffico che spesso crea grattacapi e caos, i distacchi sono risicati, tutto è ancora apertissimo e in continua evoluzione.

In Classe DPi e a livello assoluto troviamo al comando la Cadillac #01 della Chip Ganassi Racing, seguita ad una manciata di secodi dalle Acura di Wayne Taylor Racing (#10) e Meyer Shank Racing (#60).

Leggermente più staccate abbiamo le Cadillac di Action Express Racing (#31), Ally Racing (#48) e Chip Ganassi Racing (#02), mentre ha perso contatto dalle colleghe la #5 della JDC-Miller.

#60 Meyer Shank Racing W/Curb-Agajanian Acura DPi: Oliver Jarvis, Tom Blomqvist, Helio Castroneves, Simon Pagenaud, #01 Chip Ganassi Racing Cadillac DPi: Renger van der Zande, Sebastien Bourdais, Scott Dixon, Alex Palou

#60 Meyer Shank Racing W/Curb-Agajanian Acura DPi: Oliver Jarvis, Tom Blomqvist, Helio Castroneves, Simon Pagenaud, #01 Chip Ganassi Racing Cadillac DPi: Renger van der Zande, Sebastien Bourdais, Scott Dixon, Alex Palou

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

Un po' meno 'tirata' la situazione in Classe LMP2, dove le Oreca di PR1 Mathiasen #52 e #11 sono in testa divise da 20" e abbondantemente davanti alle due della G-Drive Racing, #69 e #68.

La DragonSpeed #81 è in Top5, con dietro la #29 del Racing Team Nederland, la #8 di Tower e la #20 della High Class Racing, mentre penalità e un testacoda hanno allontanato la #22 della United Autosports.

La Classe LMP3 ha in prima piazza con un bel margine la Ligier #74 della Riley Motorsports, dato che quelle di Andretti Autosport (#36) e Sean Creech Motorsport (#33) si trovano rispettivamente a 20" e 40".

Ancor più lontana la #54 della Core Autosport, quinta con dietro la #38 di Performance Tech Motorsports. Attardate le Duqueine di Muehlner Motorsports America, così come i team Forty7 e Awa.

#54 CORE Autosport Ligier JS P320: Jon Bennett, Colin Braun, George Kurtz

#54 CORE Autosport Ligier JS P320: Jon Bennett, Colin Braun, George Kurtz

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

Continuano a scambiarsi le posizioni di vertice le GTD PRO, con le Porsche di KCMG (#2), Pfaff (#9) e WeatherTech Racing/Proton (#79) che guidano la situazione, incalzate dalla Ferrari #62 di Risi Competizione in risalita dopo un avvio dalle retrovie.

La 488 ha negli scarichi la Lexus #14 di Vasser Sullivan, la Mercedes #15 di Proton USA e le Corvette #4 e #3, con la Aston Martin #23 della Heart of Racing e la Lamborghini #63 di TR3 Racing che completano la Top10 di categoria.

Le BMW hanno invece avuto diversi problemi: la #24 in particolare al posteriore, dovendo sostare parecchio nella propria piazzola dei box, ma anche la #25 non è stata risparmiata dai grattacapi, oltre al fatto che una ha pure perso il fondo alla chicane 'Le Mans'.

#2 KCMG Porsche 911 GT3R: Laurens Vanthoor, Patrick Pilet, Dennis Olsen, Alexandre Imperatori

#2 KCMG Porsche 911 GT3R: Laurens Vanthoor, Patrick Pilet, Dennis Olsen, Alexandre Imperatori

Photo by: Jake Galstad / Motorsport Images

Lamborghini che svetta invece in Classe GTD con la #39 di Carbahn-Peregring, che a 3" si ritrova la Mercedes #57 della Winward, mentre un po' più lontane abbiamo quelle di SunEnergy1 (#75) e Alegra Motorsports (#28).

Sul finire dell'ora, altro Full Course Yellow provocato dalla rovinosa uscita di pista da parte della Porsche #34 dalla quale Kyle Washington è uscito fortunatamente sulle sue gambe.

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