Daytona, 21a Ora: resa dei conti tra Acura e Cadillac
Acura e Cadillac si giocano tutto negli ultimi 180', ma la #31 rompe il cambio. Si ravviva la LMP2, le Corvette staccano Ferrari e BMW in GTLM, due Mercedes in testa alla GTD dopo lo sfortunato incidente di un leonino Cressoni.
Foto di: Richard Dole / Motorsport Images
Mancano solo 180' al termine della 24h di Daytona e conoscendo le caratteristiche degli eventi IMSA ci sarà da rimanere col fiato sospeso fino alla bandiera a scacchi per conoscere i vincitori di questo primo round della stagione 2021.
Con l'ennesimo Full Course Yellow a raggruppare tutti nella 19a ora - stavolta per pulire il tracciato della Florida da detriti sul rettilineo principale - il braccio di ferro si insasprisce, con qualche protagonista che vede sfumare le speranze e altri che invece le ravvivano.
Chi mastica amarissimo è il team Action Express Racing perché sulla Cadillac #31 di Pipo Derani/Felipe Nasr/Chase Elliot/Mike Conway si è rotto il cambio alla 19a ora e le operazioni per rimettere a posto la V.R sono durate 23 giri, ponendo fine ai sogni di successo del quartetto.
Chi sorride è invece la Mazda RT24-P #55 di Jonathan Bomarito/Oliver Jarvis/Harry Tincknell perché l'equipaggio della Multimatic Motorsports è risalito in Top5 e nonostante l'ampio distacco è comunque tornata a pieni giri, quindi potenzialmente in corsa per le posizioni che contano.
Il primato è ancora nelle mani della Acura ARX-05 #10 messa a punto dalla Wayne Taylor Racing per Filipe Albuquerque/Ricky Taylor/Helio Castroneves/Alexander Rossi, che ora ha 13" da gestire sulla Cadillac #48 della Ally Racing/AXR di Kamui Kobayashi/Simon Pagenaud/Jimmie Johnson/Mike Rockenfeller, nonostante un testacoda alla curva 1 commesso dal francese.
Il terzo è stato a lungo della Acura #60 di Meyer Shank Racing con sopra Olivier Pla/AJ Allmendinger/Juan Pablo Montoya/Dane Cameron approfittando del Drive Through (accelerazione con macchina alzata al pit-stop) comminato alla Cadillac #01 della Chip Ganassi Racing (Kevin Magnussen/Scott Dixon/Renger Van Der Zande).
Con un bel recupero, Dixon ha però ripreso Allmendinger infilandolo alla "Bus Stop" proprio sul finire dell'ora, tornando con i piedi sul podio virtuale.
Detto di Mazda e Cadillac-AXR, completa la classifica l'ormai arretratissima Cadillac #5 della Mustang Sampling Racing/JDC-Miller MotorSports affidata a Tristan Vautier/Loïc Duval/Jonathan Bomarito.
Si ravviva la battaglia per il successo in Classe LMP2 perché è salita incredibilmente in testa la Oreca 07-Gibson #18 della Era Motorsport (Ryan Dalziel/Kyle Tilley/Paul-Loup Chatin/Dwight Merriman), superando la #8 di Timothè Buret/John Farano/Matthieu Vaxivière/Gabriel Aubry (Tower Motorsport).
La Oreca #82 di Eric Lux/Fabian Schiller/Devlin DeFrancesco/Christopher Mies (Dragon Speed USA) sarebbe terza, ma un vistoso fumo provenire dalla parte posteriore destra ha obbligato Schiller a rientrare ai box per un controllo, con carrozzeria smontata dai meccanici.
Sono a 4 giri da loro Sven Müller/Salih Yoluç/Cody Ware/Austin Dillon con la Ligier #51 di RWR Eurasia e ad 11 la Oreca #11 di WIN Autosport (Steven Thomas/Tristan Nunez/Thomas Merril/Matt Bell).
Sesta abbiamo la Oreca #52 di PR1 Mathiasen Motorsports (Ben Keating/Mikkel Jensen/Nicolas Lapierre/Scott Huffaker), seguita dalla Dallara P217 che Giorgio Sernagiotto/Roberto Lacorte/Antonio Fuoco/Andrea Belicchi stanno ora conducendo senza problemi dopo il cambio sistemato dagli uomini della Cetilar Racing/AF Corse.
L'unica Classe dove c'è poco o nulla da raccontare è la LMP3, nella quale la Ligier JS P320 #74 di Riley Motorsports (Gar Robinson/Oliver Askew/Spencer Pigot/Scott Andrews) continua a condurre indisturbata con 3 giri sulla #33 della Sean Creech Motorsport (Lance Willsey/Wayne Boyd/João Barbosa/Yann Clairay).
9 invece le tornate di ritardo dalla vetta per la Duqueine M30-D08 #6 di Moritz Kranz/Laurents Hörr/Kenton Koch/Stevan McAleer (Mühlner Motorsports America), che a sua volta ne vanta una sulla Ligier #91 della Riley Motorsports (Jim Cox/Jeroen Bleekemolen/Auston McCusker/Dylan Murry).
Lontanissime invece le JS #54 della Core Autosport (Jonathan Bennet/George Kurtz/Matt McMurry/Colin Braun) e #38 di Mateo Llarena/Cameron Cassels/Ayrton Ori/Rasmus Lindh (Performance Tech Motorsports).
In GTLM si sono invertite le posizioni le Corvette C8.R: ora prima c'è la #3 guidata da Antonio García/Jordan Taylor/Nicky Catsburg, con dietro la #4 di Tommy Milner/Nick Tandy/Alexander Sims.
Entrambe le C8.R si sono scrollate di dosso la Ferrari 488 #62 di Risi Competizione (Alessandro Pier Guidi/James Calado/Jules Gounon/Davide Rigon), quarta a dividere le BMW M8 #24 di Tracy Krohn/John Edwards/Augusto Farfus/Marco Wittmann e #25 di Bruno Spengler/Philipp Eng/Connor DePhillippi/Timo Glock (Team RLL), terza e quinta rispettivamente.
Continua la sua corsa solitaria al sesto posto la Porsche 911 RSR-19 #79 della WeatherTech Racing/Proton Competition (Kévin Estre/Cooper MacNeil/Richard Lietz/Gimmi Bruni).
In GT Daytona subisce il colpo basso la AF Corse, a lunghissimo ruota a ruota con la Mercedes #57 di Maro Engel/Russel Ward/Philipp Ellis/Indy Dontje (Winward Racing). Matteo Cressoni, che aveva ereditato il volante della 488 #21 da secondo, ha provato eroicamente ad attaccare all'esterno della curva 1 Ellis, che però ha tenuto già il piede.
La AMG si è intraversata mettendo due ruote sull'erba e ha colpito in effetto pendolo la posteriore sinistra della "Rossa", giratasi impattando contro le barriere. Cressoni ha provato a ripartire, ma la gomma è andata afflosciandosi rovinando anche la carrozzeria, con il lombardo tornato a rilento ai box, ma lui e Daniel Serra/Simon Mann/Nicklas Nielsen ora sono crollati ai margini della Top10 di categoria.
Ellis ha continuato e adesso conduce con un paio di secondi sulla Mercedes #75 griffata Sun Energy 1 nelle mani di Mikaël Grenier/Kenny Habul/Raffaele Marciello/Luca Stolz, hanno portato a mezzo minuto il vantaggio sulla Porsche #16 di Wright Motorsports (Trent Hindman/Jan Heylen/Patrick Long/Klaus Bachler).
Quarta sale la Lamborghini #1 della Paul Miller Racing (Corey Lewis/Madison Snow/Andrea Caldarelli/Bryan Sellers), con dietro più distante la Aston Martin #23 preparata dalla Heart Of Racing (Darren Turner/Ian James/Ross Gunn/Roman De Angelis).
Ha rallentato la Porsche #9 di Pfaff Motorsport (Zach Robichon/Lars Kern/Laurens Vanthoor/Matt Campbell), quindi risale al sesto posto la Vantage #97 di Charlie Eastwood/Maxwell Root/Ben Keating/Richard Westbrook (TF Sport), inseguita dalla Ferrari #63 della Scuderia Corsa (Ed Jones/Bret Curtis/Marcos Gomes/Ryan Briscoe).
Altro tempo perso per la BMW #96 della Turner Motorsport, dato che Colton Herta ha forato la posteriore destra tornando lentamente ai box per cambiarla; al momento la M6 è nona dietro a Cressoni.
Ritirata la Porsche #64 del Team TGM (Hugh Plumb/Matt Plumb/Ted Giovanis/Owen Trinckler) dopo l'incidente avvenuto in precedenza.
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