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Daytona, 18° Ora: le Cadillac ripristinano le gerarchie

Dopo un altro lunghissimo regime di bandiera gialla le vetture costruite dalla Dallara hanno ripreso il comando. Entusiasmano i duelli tra le GT. Le Porsche RSR sono davanti nella classe superiore mentre l'equilibrio regna sovrano in GTD con le sorprendenti Acura in testa

Pit stop, #10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi: Ricky Taylor, Jordan Taylor, Max Angelelli, Jeff Gor

Foto di: Alexander Trienitz

#69 Ford Performance Chip Ganassi Racing Ford GT: Andy Priaulx, Harry Tincknell, Tony Kanaan
#911 Porsche Team North America Porsche 911 RSR: Patrick Pilet, Dirk Werner, Frederic Wakowiecki
#93 Michael Shank Racing Acura NSX: Andy Lally, Katherine Legge, Mark Wilkins, Graham Rahal
#55 Mazda Motorsports Mazda DPi: Jonathan Bomarito, Tristan Nunez, Spencer Pigot
#33 Riley Motorsports Mercedes AMG GT3: Jeroen Bleekemolen, Ben Keating, Mario Farnbacher, Adam Chri
#75 SunEnergy1 Racing Mercedes AMG GT3: Boris Said, Tristan Vautier, Kenny Habul, Maro Engel

Un'alba piovosa è spuntata su Daytona dopo una notte caratterizzata dalla continua esposizione delle bandiere gialle. Anche tra la 16sima e la 18sima ora proprio a causa delle condizioni meteo che hanno reso scivoloso l'asfalto la direzione corsa non si è risparmiata lasciando in regime di cauzione i superstiti della corsa per un'altra trentina di minuti. E alla fine, quando è riapparsa la bandiera verde, le gerarchie sono tornate a essere normali, almeno per quanto riguarda i prototipi con le Cadillac-Dallara di Taylor-Angelelli-Gordon e di Barbosa-Albuquerque-Fittipaldi che si sono riprese le prime due posizioni assolute davanti alla Riley di Rast-van der Zande-Goossens e alla Ligier-Nissan di Dalziel-Sharp-Derani. Si è invece nuovamente fermata in garage la terza Cadillac che era stata protagonista delle prime tre ore di corsa, quella di Conway-Curran-Cameron-Morris che di fatto è fuori dalla corsa.

Stanno marciando molto bene in GTLM le Porsche RSR al comando. Nello stesso giro, però, ci sono anche la Ford di Bourdais-Mueller-Hand, la Corvette di Magnussen-Garcia-Rockenfeller e la Ferrari di Fisichella-Vilander-Calado. Le possibilità di ribaltare il risultato da parte dei rivali della Casa di Weissach esistono soprattutto se a partire dalle 10 ora locale dovesse smettere di piovere.

In GTD c'era stata prima dell'ultimo regime di bandiera gialla la bellissima rimonta della Lamborghini Huracan di Mirko Bortolotti. L'italiano aveva portato l'esemplare del team Grasser al secondo posto ma proprio nel corso della lunga esposizione della bandiera gialla la sua vettura ha accusato un problema tecnico al motore: un piccolo particolare  danneggiato che però ha mandato in crisi la funzionalità del propulsore. La squadra è stata costretta a un lungo lavoro per sistemare le cose ma non ha impedito al pilota di perdere 30 giri rispetto ai primi. In questa, che è la classe più equilibrata, c'è una grande lotta per la vittoria con le due Acura, al debutto assoluto,  che sono davanti all'Audi di Bell, alla Mercedes di Bleekemolen e alla Ferrari di Balzan.

A pochi minuti dalla conclusione della 18sima ora arriva la doccia fredda dell'ennesima bandiera gialla: l'Oreca di David Cheng, una delle famigerate barchette realizzate nel 2009  e che spesso sono coinvolte in incidenti, perde il musetto nel misto. Risultato tutto ciò che è stato costruito dagli equipaggi viene messo ancora a soqquadro. Sono le corse. Americane.

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