Corvette tra GTE e GT3: "Cambiare specifiche non è facile"
Le nuove C8.R GTE-GTLM saranno tagliate fuori dall'IMSA nel 2022, per cui in General Motors si sta valutando ad una conversione in GT3, ma il lavoro non è così semplice come si possa pensare come spiega Laura Wontrop Klauser a Motorsport.com
Foto di: Richard Dole / Motorsport Images
In un mondo endurance che sta affrontando una discreta crisi di presenze nella categoria GTE, la domanda più attuale è: quale sarà il futuro delle Corvette?
In casa Chevrolet hanno sfornato la C8.R da poco più di un anno e con grande orgoglio gli americani torneranno a correre a Le Mans nella LMGTE Pro dopo una stagione di assenza.
Il problema è che proprio le GTE stanno pian piano venendo meno perché sia nel FIA WEC che in IMSA (etichettate come GTLM) queste vetture scarseggiano. Se nel Mondiale Endurance ci sono comunque i programmi Am a tenerne alto il numero, a livello ufficiale i Pro oggi hanno solo Ferrari e Porsche.
E in IMSA la musica non è troppo diversa perché le Corvette gestite dal team Pratt&Miller corrono contro una Porsche privata (Scuderia Corsa/WeatherTech Racing) e le due BMW M8, che però fanno solo le gare endurance.
Ci si domanda se, a questo punto, non sia più sensato convertire in GT3 le nuove C8.R, come altri costruttori possono fare, ma a quanto pare il percorso è più facile a dirsi che a farsi.
“Dal punto di vista ingegneristico è parecchio complicato portare una GTE ad una GT3 perché le regole sono più o meno simili, ma le prestazioni decisamente diverse e richiedono cambiamenti sostanziali", ha detto a Motorsport.com Laura Wontrop Klauser, responsabile del reparto corse di General Motors.
“Inoltre c'è anche da considerare che la mentalità di una categoria legata ai clienti come la GT3 è totalmente diversa rispetto alle GTE, che come sappiamo nascono e crescono per essere messe in pista a livello ufficiale. E' un cambio drastico che non possiamo prendere alla leggera".
“Stiamo parlando di qualcosa che è stato progettato e costruito per un team ufficiale, dunque ci sono dei costi da affrontare per convertirlo in un prodotto per un cliente. Fra l'altro abbiamo anche affinato alcune cose a nostro piacere e per le nostre necessità di Costruttore che si occupa dell'auto. Queste cose non possono ovviamente essere trasferite come se nulla fosse e con semplicità".
“Quindi una delle cose che abbiamo dovuto considerare quando abbiamo cercato di capire dove vorremmo correre dall'anno prossimo è il fatto che se passassimo al GT3 con la Corvette attuale, ciò comporterebbe un enorme salto all'indietro. Stiamo cercando di dimezzare il costo dell'auto e andare avanti con il progetto da lì, ma non è impresa da poco e ad essere onesti, lo vedo più come un programma nuovo di zecca. Diciamo che non si parte da zero totalmente, ma è come lo stessimo facendo!"
Il guaio è che in IMSA la nuova Classe GTD Pro sarà aperta alle GT3 dei team ufficiali e alla fine le GTE potranno gareggiare solamente nelle serie Le Mans, oltre che nel WEC.
"La verità è che non contano i numeri delle vendite di auto ai clienti perché nel motorsport è praticamente impossibile recuperare il denaro investito in un progetto - prosegue la Wontrop Klauser - Diciamo che si guarda oltre, cioè al fatto che la tecnologia della pista poi può essere riportata nel prodotto di serie. E anche viceversa, per cui il successo non viene determinato se il bilancio a fine anno è in pari, ma dalle scelte che fai a livello di marchio e di campionati che andrai ad affrontare per promuovere il tuo mezzo".
"Le corse sono nel DNA di Corvette e del marchio e tutti in azienda lavoriamo per essere competitivi con la macchina che costruiamo, oltre che avere un prodotto di serie sul mercato che sia all'avanguardia. Ci è mancata Le Mans l'anno scorso e non vediamo l'ora di tornarci nel 2021 perché la 24h fa parte della nostra storia con grande orgoglio".
"Di più non posso dire perché al momento l'IMSA non ha ancora definito bene i regolamenti delle Classi GTD Pro e GTD per il 2022, dunque non sappiamo esattamente come Corvette potrà essere coinvolta. Certamente, dovremo prendere la decisione più giusta e intelligente per il marchio, ma si i vertici del campionato che i costruttori nel stanno parlando, quindi vediamo".
Informazioni aggiuntive di David Malsher
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