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Balzan: "Il podio di Daytona era alla nostra portata"

Il pilota del Team Scuderia Corsa racconta l'esperienza della 24 Ore americana e le aspettative per la 12 Ore di Sebring.

#63 Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia: Christina Nielsen, Alessandro Balzan, Robert Renauer, Jeff Segal

Foto di: Action Sports Photography

#63 Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia: Christina Nielsen, Alessandro Balzan, Robert Renauer, Jeff Segal
#63 Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia: Christina Nielsen, Alessandro Balzan, Robert Renauer, Jeff Se
#63 Scuderia Corsa Ferrari 458 Italia: Christina Nielsen, Alessandro Balzan, Robert Renauer, Jeff Se

Per Alessandro Balzan il sogno americano è diventato realtà. Il pilota di Rovigo dopo aver vinto il Campionato Imsa nel 2013 a bordo della Ferrari del Team Scuderia Corsa è rimasto affascinato dal paese a stelle e strisce e dopo un 2014 in cui ha messo in bacheca due vittorie (Indianapolis e Detroit), è tornato in America per un’altra stagione piena, iniziando con la 24H di Daytona. Ma scopriamo con lui i nuovi progetti 2016.

Per te un’altra stagione in America, hai iniziato con la 24H di Daytona. Un settimo posto stretto causato da un tamponamento, quale poteva essere il risultato finale?
"Nonostante il BOP sfavorevole per la 458, abbiamo a lungo occupato la terza posizione, quindi un podio era tranquillamente alla nostra portata anche perché il mio Team Scuderia Corsa aveva un ottima strategia, riguardo la benzina negli ultimi miei due stint. I miei compagni, Christina per prima, sono andati davvero forte". 

Quest’anno correrai anche nel Blancpain con Ezequiel Perez Compac e Raffaele Giammaria nella categoria Pro a bordo della Ferrari 458 GT3, novità dell’ultimo momento?
"È stata davvero una piacevole sorpresa, è una grande occasione poter lavorare con Ezequiel e Raffaele all’interno del team AF CORSE in uno dei campionati più competitivi". 

Come è cambiato il tuo approccio alle corse correndo in America, quali sono le differenze sostanziali?
"Fino al 2013 in Europa ho sempre corso in Campionati dal formato sprint, ora devo guidare non meno di 2 ore alla volta, diventa fondamentale la gestione delle gomme, del carburante ma soprattutto del traffico". 

Lo Show in America è sicuramente al Top, che rapporto hai con i fans americani e soprattutto weekend pieni di appassionati?
"Questa è la cosa che più amo degli States, il pubblico, la loro passione per il Motorsport. Per la 12 ore di Sebring il pubblico arriva prima in pista per aggiudicarsi i posti migliori per poter parcheggiare gli immensi Motorhome degli stessi Team".

La 12H di Sebring è tra circa un mese, quali sono le tue aspettative?
"Porteremo al debutto la nuovissima 488 GT3, non vedo l'ora di provarla ai prossimi test il 25/26 Febbraio".

Ti sei trasferito negli States e lavori  come Coach, le tue sensazioni?
"Visto i vari impegni, con Scuderia Corsa, come driver e come Coach nel Pirelli World Challenge ho ritenuto naturale trasferirmi per evitare il continuo viaggiare dall Europa".

Intervista di Stefano Reali

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