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Alonso: "Orgoglioso di aver vinto Le Mans e Daytona, l'anno scorso non ci avrei mai pensato"

Dopo aver vinto la 24 Ore di Daytona, lo spagnolo Fernando Alonso ha sottolineato di avere una bella attrazione per le gare endurance.

#10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi, sul podio

#10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi, sul podio

Michael L. Levitt LAT Photo USA

#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi
#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi:  Fernando Alonso
#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi
#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi
#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi
#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi:  Fernando Alonso
#10 Konica Minolta Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi:  Fernando Alonso
I vincitori della gara #10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi, festeggiano
#10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi: Renger Van Der Zande, Jordan Taylor, Fernando Alonso, Kamui Kobayashi, festeggiano la vittoria

Fernando Alonso si è già portato a casa due delle gare più importanti del panorama endurance. Dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2018, il pilota spagnolo si è imposto anche alla 24 Ore di Daytona.

Alonso si è distinto non solo nel suo primo stint, nel quale aveva portato la Cadillac #10 in prima posizione, ma anche nella parte conclusiva della corsa, quando sotto la pioggia ha avuto la meglio nel duello con la vettura #31 della Action Express.

"Sono molto contento perché è stata una gara molto interessante a causa delle condizioni complicate, che si sono sommate alle difficoltà di una gara di 24 ore, che ha sempre momento buoni ed altri meno, anche se tu devi sempre mantenere un livello costante" ha detto Alonso dopo la corsa.

Il due volte campione del mondo di Formula 1 ha preso le redini della corsa nel finale, quando la pioggia aveva reso tutto molto difficile.

"Abbiamo avuto problemi di visibilità e di aquaplaning, anche nella parte interna del tracciato, perché essendoci tanta erba non drena molto e rimangono parecchie pozzanghere, che sembrano non asciugarsi mai".

Per Alonso era la seconda apparizione alla 24 Ore di Daytona, anche se questa era la prima volta che lottava concretamente per la vittoria, visto che l'anno scorso aveva a disposizione una Ligier della United Autosport.

Avere una vettura competitiva come la Corvette della Wayne Taylor Racing era una delel condizioni che l'austuriano aveva posto per tornare alla classica della Florida.

"Penso che sia la Cadillac che la WTR siano stati molto competitivi qui. Hanno vinto nel 2017 e lo scorso anno aveva vinto la Cadillac con la Action Express. Penso che sia un circuito molto adatto alle caratteristiche della macchina, quindi averne una a disposione era una delle condizioni per tornare a Daytona.

Fernando ha notato che, a differenza che in Formula 1, nell'endurance ha trovato delle condizioni che gli permettono di sfruttare meglio il suo talento.

Anche se alcuni ritengono che la sua qualità e la sua versatilità lo rendono il miglior pilota in circolazione, lo spagnolo preferisce non cadere in quella speculazione.

"Se guardo indietro, dopo tanti anni in F1, cercare di avventurarsi in altre categorie non era semplice. Ho fatto Indianapolis nel 2017, poi Le Mans e Daytona, e non avrei mai detto, non avendo esperienza nelle gare endurance, che ci fosse un livello così alto dei rivali. Ma ho avuto la fortuna di essere al momento giusto con la squadra giusta, quindi ho portato a casa due trofei. E l'anno scorso non ci avrei mai pensato".

Per lui non sarebbe facile ricreare qualcosa del genere in Formula 1.

"In F1 devi essere sempre in simbiosi con la macchina, che deve essere anche competitiva e vincente. Se ce l'hai, allora puoi anche essere campione del mondo. Altrimenti, è impossibile".

"In altre categorie le cose dipendono ancora di più dal pilota e sono in tanti che possono vincere nell'endurance. Quindi aver vinto a Le Mans e Daytona mi rende molto orgoglioso".

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