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24h di Daytona, 6ª Ora: nel caos riecco la Cadillac

La Mazda #77 ha continuato a guidare le operazioni, ma un FCY ricompatta tutto il gruppo e riporta davanti il penalizzato Kobayashi. Punito anche Tincknell che manda K.O. Castroneves. La BMW passa al comando in GTLM, Lamborghini al top in GTD.

#10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Ryan Briscoe, Scott Dixon, Kamui Kobayashi

#10 Wayne Taylor Racing Cadillac DPi-V.R. Cadillac DPi, DPi: Renger Van Der Zande, Ryan Briscoe, Scott Dixon, Kamui Kobayashi

Michael L. Levitt LAT Photo USA

Siamo giunti alla sesta ora delle 24 di Daytona e i colpi di scena hanno cominciato immediatamente a regalare emozioni, oltre alle luci artificiali che illuminano la pista della Florida al tramontare del sole.

Il primo brivido si è materializzato dopo 4h30', quando Harry Tincknell ha provato a sfruttare le gomme nuove per dare l'assalto alla Cadillac di Helio Castroneves al "Bus Stop": il pilota del Team Joest ha però centrato sul posteriore il rivale mandandolo rovinosamente a muro, dunque i commissari non hanno potuto far altro che sanzionarlo con un Drive Through, mentre Castroneves è riuscito a portare la sua Acura ai box per le riparazioni, perdendo però una mezz'ora buona.

Anche la rimonta di Kamui Kobayashi con la Cadillac della Wayne Taylor Racing ha subìto un rallentamento quando il giapponese non ha rispettato la velocità limite della pit-lane, incappando anche lui in un Drive Through.

Quella che poteva essere una fuga solitaria della Mazda RT24-P #77 di Jarvis-Nunez-Pla si è invece completamente ribaltata come situazione a causa di un Full Course Yellow con ingresso della Safety Car alla quinta ora, quando una collisione tra la Lamborghini #47 della Prestige Performance Motorsports con sopra Lux e la Aston Martin #23 di Alex Riberas ha mandato contro al muro il portacolori di Heart Of Racing distruggendo la Vantage, mentre la Huracan ha riguadagnato malconcia il suo box.

Questo non solo ha portato tutti a formare un trenino dietro la vettura di sicurezza, ma anche ad effettuare in contemporanea le soste, indi per cui ci si è ritrovati nuovamente a pari situazione nelle varie categorie con alcuni cambiamenti importanti.

Primo di tutti è senz'altro la vetta conquistata dalla Cadillac #10 di Van Der Zande-Kobayashi-Dixon-Briscoe che si è ritrovata al comando con 8" sulla #31 di Nasr-Albuquerque-Conway, con la Acura di Pagenaud-Cameron-Montoya a salire sul podio ai danni della Mazda #77.

Completano le DPi di Bourdais-Duval-Barbosa, la Mazda #55 di Hunter-Reay-Bomarito-Tincknell e la Cadillac #85 di Piedrahita-Leist-Miller.

In Classe LMP2 conduce sempre la Oreca #52 del team PR1 Mathiasen Motorsports guidata da Keating-Trummer-Aubry, seguita da quelle di Tower Motorsport by Starworks e DragonSpeed, uniche a pieni giri della categoria.

Clamoroso avvicendamento al vertice della GTLM proprio grazie ai vari caos: ora a condurre c'è la BMW M8 #24 di Krohn-Edwads-Mostert-Farfus, passata al comando superando le Porsche ufficiali di Vanthoor-Bamber-Jaminet e Makowiecki-Campbell-Tandy

Dietro alle 911 c'è sempre una Corvette C8.R, ma ora è la #4 di Milner-Gavin-Fassler perché la sorellina #3 di Garcia-Taylor-Catsburg ha anche perso tempo per una collisione con l'Aston Martin GTD di Gunn, finendo sesta e consentendo a Calado-Rigon-Serra-Pier Guidi di riguadagnare la Top5 con la Ferrari 488 della Risi Competizione. Problemi invece per la BMW #25, fermatasi più volte in pista per riavviare il motore e poi tornata ai box.

In GTD continui sorpassi e controsorpassi: Mapelli è primo con la Lamborghini #44 della GRT Magnus, seguito da quella di Caldarelli e dalla Lexus #12 della AIM Vasser Sullivan, con la Porsche della Pfaff Motorsport finita più indietro, anche per la girandola delle soste.

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