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Intervista

Testoni esclusivo: "Pirelli pronta ad una rivoluzione per i rally nel 2019, dobbiamo sempre avere qualcosa di nuovo"

Il gommista milanese ha svolto numerosi test e sviluppato le proprie coperture per le gare cronometrate su strada e il responsabile del settore ha rivelato in questa intervista a Motorsport.com quanto si sia lavorato per avere un prodotto nuovo ed efficiente.

Terenzio Testoni (responsabile Pirelli competizioni Rally)

Francesco Corghi

Simone Faggioli
 Terenzio Testoni, Pirelli
 Terenzio Testoni, Pirelli
 Terenzio Testoni, Pirelli
 Terenzio Testoni, Pirelli
Terenzio Testoni (responsabile Pirelli competizioni Rally)

L'evento Pirelli organizzato nello splendido scenario di Gubbio, teatro del FIA Hill Climb Masters, è stata una bella occasione per vedere da vicino come lavorano i gommisti milanesi nel mondo delle cronoscalate.

Ma il responsabile del programma, Terenzio Testoni, è anche colui che segue il mondo dei rally e, con grande disponibilità, si è fermato a parlare con Motorsport.com spiegando come si svolge il lavoro in questa disciplina.

Si sente tanto parlare di mescole e misure per quanto riguarda la Formula 1, ma in realtà non tutti sanno che Pirelli è anche fornitore ufficiale del FIA European Rally Championship per quanto riguarda la categoria Junior U27, nonché di moltissimi clienti privati che utilizzano questo tipo di coperture.

Terenzio, che tipo di lavoro svolgete sulle gomme? Utilizzate anche l'esperienza nelle serie Junior continentali?
"Lo sviluppo viene principalmente fatto utilizzando le vetture più potenti, come le R5, per poi riportare gli pneumatici su quelle più piccole. Ad oggi comunque le esigenze maggiori sono legate alle categorie più alte perché in quelle Junior il livello e la varietà di piloti è talmente ampio che si fatica troppo a capire qualcosa.

Quindi non avete un progetto legato a giovani piloti che possono contribuire a sviluppare una gomma?
"No, quello è un altro discorso a parte. Non ci si può basare sulle conoscenze di un giovane che ha ancora poca esperienza per fornire indicazioni di un certo tipo. Però il nostro lavoro è anche supportare e aiutare i ragazzi ad arrivare ad un livello top, infatti recentemente ne abbiamo visti molti transitare dal nostro "vivaio" e approdare al WRC o altri campionati importanti. C'è massimo interesse e sensibilità sui giovani, peccato solo che non si possa proseguire assieme fino al WRC1, ma ci stiamo lavorando. Sarebbe bello fare un percorso piramidale fianco a fianco".

L'ERC ha improntato le sue Classi e caratteristiche proprio in questo senso, volendo creare una piramide rallistica: cosa ne pensi?
"Certo, noi investiamo molto e crediamo in questo programma perché è soprattutto legato ai clienti e ai semi-professionisti. Abbiamo modo di lavorare altresì coi colleghi delle serie nazionali, il che è importante".

Una caratteristica dell'ERC è che spesso si corre assieme proprio ai campionati nazionali, che a volte annoverano altri tipi di pneumatici. Che sfida è per Pirelli il confronto con altri costruttori di gomme?
"Il nostro prodotto è uguale per tutti i campionati, fatta eccezione per alcuni casi particolari. In generale, però, posso dire che è solo confrontandoti coi tuoi avversari che capisci e riconosci i lati positivi e negativi che possiedi. E' importantissimo il riferimento della concorrenza, questo è il mio pensiero".

Nei test di sviluppo come vi comportate?
"Prima di dare l'ok ad un prodotto vogliamo che rispetti tutte le caratteristiche e prestazioni che ci aspettiamo. Partecipiamo a diverse gare anche per capire come lavorare. Sulle giornate tutto dipende da che cosa dobbiamo avere pronto. Diciamo che, più o meno, su asfalto lavoriamo per 15 giorni l'anno, mentre sulla neve giriamo per una settimana. I test sono vari, i prodotti sono diversi e le esigenze anche. Nell'arco di un anno arriviamo a 25/30 giorni di prove in totale".

Il fatto che nell'ERC non ci siano più gare invernali da un paio d'anni ha influito sul programma di sviluppo Pirelli?
"In realtà no, per neve-ghiaccio siamo comunque pronti con prodotti. L'unica cosa che mi dispiace è che non ci sia la possibilità per i giovani dell'Europeo di provare in quelle condizioni, presentandosi poi pronti per gli eventi del WRC come Svezia, Norvegia, Monte-Carlo e così via. Si tratta di esperienza importante per loro, infatti recentemente alcuni hanno faticato parecchio. Ma da quanto so io, la FIA sta lavorando per rimettere un evento invernale nel calendario ERC, probabilmente dal 2020".

Con le Case che tipo di rapporto avete?
"Diciamo che non esiste un rapporto ufficiale vero e proprio, ma un dialogo stretto sì. Anche la nuova Volkswagen Polo R5 ha svolto dei test con noi. Considerate che sono macchine destinate ai clienti, che spesso richiedono gomme diverse, per cui è giusto che anche Pirelli prenda parte alle prove e parli con le Case, dando poi consigli di set-up in base alle mescole e alle gomme montate. Anche con Ford abbiamo lavorato molto, visto che la R5 aggiornata è in arrivo".

Avete in programma di mettere sul mercato un nuovo tipo di gomma a breve?
"Lo sviluppo è continuo per dare ai clienti un prodotto di alto livello, visto che si arrivano a spendere anche 400€ per gomma. Vogliamo dare a tutti il meglio possibile, per questo almeno una volta al mese facciamo sempre qualche test e di nuovo. Poi è vero che non sempre tutto va bene".

Però se andasse sempre tutto bene c'è poi il rischio di "sedersi", o no?
"Il segreto è non aspettare mai di vedere cosa fa la concorrenza, altrimenti ti ritroveresti sempre a rincorrere. Il nostro spirito è avere sempre qualcosa in tasca da tirare fuori al momento opportuno".

Per il 2019 che novità avete?
"La nostra gamma rally verrà rinnovata in maniera importante. Mediamente portiamo uno sviluppo all'anno, a seconda anche delle richieste del mercato. Abbiamo pronta una bella rivoluzione delle Pirelli da 18", dopo un duro lavoro svolto in questo periodo".

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