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Tragica Rechberg: Krámský è morto contro un albero

Il ceco di 55 anni con la Reynard K15 ha sbattuto nel bosco durante le prove della salita europea

Una terribile fine contro gli alberi. Nel primo chilometro della 43esima Salita di Rechberg, la seconda prova del CEM, il Campionato europeo della Montagna, che si disputa in Austria. La Reynard K15-Cosworth nell’impatto con le piante si è distrutta e per Otakar Kramsky non c’è stato scampo. Il pilota ceco di 55 anni, prontamente soccorso, è stato trasportato all’ospedale, ma non c’è stato niente da fare.

Il mondo delle salite perde uno dei suoi grandi personaggi: con la BMW M3 Gruppo A è stato tre volte campione europeo (1995, '97 e '98). Ingegnere di professione, pilota e apprezzato preparatore: l’esistenza di Otakar girava tutta intorno ai motori.

A seguito del tragico incidente le manche di prova di ieri sono state annullate, ma oggi si correrà regolarmente a Rechberg.

Simone Faggioli, il campionissimo della categoria, ha chiesto agli organizzatori che vengano messe delle protezioni in quel pezzo di bosco in attesa che si intervenga in modo più radicale in quel punto per l’edizione del prossimo anno.

Stando alle prime informazioni potrebbe esserci stato un guasto tecnico per un sospetto bloccaggio nel posteriore della monoposto di Kramsky: la Reynard K15 è stata posta sotto sequestro e un’inchiesta è stata aperta dalla magistratura austriaca.

Il campione ceco conosceva a memoria tutte le insidie del percorso: il crash è avvenuto poco dopo la chicane in un allungo verso destra nel bosco. Un punto spesso criticato per l’umidità che si forma sotto alle piante, ma i testimoni hanno assicurato che ieri l’asfalto fosse completamente asciutto.

L’organizzatore, Ehrenfried Seitinger, dà la sua visione della tragedia: “Cerchiamo sempre di curare la sicurezza della nostra gara, anche anticipando l’adozione di certe prescrizioni di sicurezza. Credo però che Otakar abbia pagato un errore di guida e non c’è stato niente da fare per lui”.

A Rechberg si ripropone il tema delle monoposto nelle corse in salita: le protezioni di un pilota che va a sbattere contro degli alberi sono nulle.

La FIA tollera che le Formula 3000 e le Formula Nippon possano arrampicarsi sui tracciati non solo dell’Europeo della Montagna. La mancanza di adeguate strutture laterali ai lati dell’abitacolo, come ci sono sulle Sport, non permette di proteggere i conduttori che sono esposti a rischi che secondo noi andrebbero evitati.

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