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Pirelli e Faggioli, fianco a fianco in una sfida tutta in... salita: "Serve una gomma particolare, anche per la Pikes Peak"

Il costruttore di pneumatici milanese ha scelto di sostenere il pluricampione europeo e a Gubbio abbiamo avuto modo di vedere da vicino in cosa consiste questo intrigante progetto nel quale entrambi si sono tuffati, ottenendo già risultati di tutto rispetto.

Simone Faggioli, Norma M20FC-Zytek

Foto di: Francesco Corghi

Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli
Norma M20FC-Zytek di Simone Faggioli

L'edizione 2018 del FIA Hill Climb Masters quest'anno ha avuto come teatro gli splendidi scenari di Gubbio, dove i vincitori dei campionati nazionali si sono riuniti per sfidarsi in una gara prestigiosa con le rispettive vetture.

L'occasione è stata propizia anche per il nostro Simone Faggioli e Pirelli per sfoggiare la Norma M20 SF PKP, dotata degli pneumatici milanesi, con la quale il toscano è giunto secondo nella famosissima e durissima Pikes Peak.

Il portacolori di Best Lap/Faggioli Racing Team è stato protagonista fin dalla giornata di venerdì, quando è salito sul suo bolide biturbo per far apprezzare una parte del percorso di gara (2,2km circa) disegnato nella Gola del Bottaccione e in salita fino al valico di Madonna della Cima ad alcuni ospiti di Pirelli.

A rappresentare il gommista lombardo c'era Terenzio Testoni, responsabile del settore rally e salite, che ha spiegato il perché della scelta di affiancare Faggioli e impegnarsi in un nuovo intrigante capitolo della sua storia motoristica.

"Per noi le cronoscalate sono una grande sfida perché ci mette davanti alla ricerca di un prodotto che funzioni bene per macchine da corsa che viaggiano su strade normali, ma non come nei rally - ha detto Testoni - Abbiamo imparato tanto in questa disciplina e anche sui circuiti, ora ci siamo tuffati in una nuova avventura che ci vede impegnati con auto che competono a livello di rally, ma con caratteristiche simili alle Formula 1. Sono certo che nessuno si immagina di che tipo di mezzi parliamo, quando ho provato l'anno scorso la vettura di Faggioli è stato uno choc".

In effetti se pensiamo che Faggioli è riuscito a centrare il secondo posto assoluto in una salita come la Pikes Peak (battuto solo dalla Volkswagen elettrica di Romain Dumas), è evidente che la Norma gommata Pirelli abbia ottenuto una prestazione più che maiuscola assieme al suo conduttore.

"Con Simone abbiamo iniziato a lavorare su un tipo di gomma che potesse funzionare immediatamente dato che non sono previsti giri di riscaldamento. La difficoltà non è il grip, bensì la consistenza degli pneumatici nell'arco della gara. E' una gomma troppo particolare, Simone ha tantissima esperienza per aiutarci e sa cosa serve ad un pilota della sua categoria, il quale deve attaccare immediatamente fin dal via".

Il mondo delle cronoscalate è vario, sia per il numero dei partecipanti che per il tipo di gare che si affrontano in una stagione. Ecco perché Pirelli ha dovuto pensare a soluzioni che potessero soddisfare ogni esigenza, come rivela Testoni.

"Le nostre gomme si differenziano in tre mescole: ultrasoft, supersoft e soft. Le diversità principali stanno principalmente sulla durata, il che può variare a seconda del tipo di gara che si va ad affrontare. Alcune sono molto corte, 2km per esempio negli Stati Uniti, ma abbiamo anche quelle europee da 5km o 7km, arrivando a quelle da 30km che ci sono sul nostro territorio. Ovviamente non vanno sottovalutate le temperature e le condizioni dell'asfalto. La SuperSoft è quella che in genere viene utilizzata maggiormente, considerando che le macchine sono molto leggere".

"Da quest'anno forniamo gomme anche per le auto GT3 e GT4 che affrontano le cronoscalate; per loro abbiamo portato una specifica di gomma del tipo di quella del 2017, valutando che fosse meglio dare la possibilità ai piloti di usare una gomma che già conoscono dalla stagione precedente. Contiamo di arrivare alla fine del prossimo anno con una gamma di pneumatici completa anche per loro".

Tornando alla Pikes Peak, una gara molto difficile e troppo particolare, Pirelli ha deciso di lavorare in modo specifico per trovare uno pneumatico che possa andare bene futuro solo per l'evento a stelle e strisce.

"E' un evento lungo, ad altitudine elevata e dove non ci sono le occasioni per scaldare le gomme. Per l'edizione 2018 abbiamo dato a Simone le Soft, ma la prossima volta vogliamo produrre una copertura speciale per questa gara, visto che servirebbe con mescola un po' più dura. Fra l'altro la macchina è molto più pesante per via delle specifiche di motore e carrozzeria. L'obiettivo è sempre migliorare e poter dare il massimo fin da subito".

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