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Santopadre: incidente fuori dal contesto agonistico

Nella serata di ieri la CSAI ha fatto un chiarimento sulla morte di Cascone e Canestraro

La CSAI ha immediatamente reagito alla notizia della morte di Francesco Cascone e Vittorio Canestraro dicendosi addolorata per l'accaduto, ma prendendone anche le distanze. Con un comunicato divulgato nella serata di ieri, infatti, ha voluto sottolineare come l'incidente sia avvenuto al di fuori di qualsiasi contesto agonistico. E' vero infatti che i due, che sono deceduti sul colpo dopo essere precipitati in un burrone, stavano provando a bordo di una Renault Clio il percorso dello Slalom del Santopadre, ma è altrettanto vero che non si trattava di una prova pianificata dall'organizzatore con le relative precauzioni. Per questo la CSAI ritiene che sia errato correlare quanto accaduto all'aspetto agonistico. Ecco il comunicato rilasciato ieri: In relazione alle notizie di agenzia e ad alcuni articoli apparsi oggi su l’incidente che ha visto la scomparsa di Francesco Cascone e Vittorio Canestraro, la Commissione Sportiva Automobilistica Italiana nell’esprimere il suo più profondo cordoglio, per quanto successo, ai parenti delle due vittime, vuole e deve precisare alcuni fatti. Nella zona dell’incidente non è prevista alcuna gara rally. L’unica corsa in programma in zona è uno slalom, corsa in salita rallentata da continue barriere di birilli, prevista per domenica che è stata comunque annullata per lutto essendo le due vittime molto conosciute in zona. Il percorso di questa tipologia di gare con barriere, viene approntato il giorno della gara ed è quindi impossibile effettuare test fino a tale giorno. Non si tratta quindi di un incidente in gara come erroneamente riportato da qualche articolo o nota di agenzia Non si tratta di ricognizioni pre gara o test vetture autorizzati. La CSAI rilascia i permessi per tali test solamente con la presenza dei necessari supporti di sicurezza, commissari sportivi, carro attrezzi, mezzi di soccorso sanitario ed anti incendio. La strada deve essere inoltre chiusa al traffico da forze di pubblica sicurezza a seguito di una autorizzazione comunale e/o prefettizia. Tutto ciò che accade fuori da questo contesto è quindi da considerarsi estraneo ad eventi di natura agonistico sportiva autorizzati dalla Federazione. La CSAI prima di esprimere un parere compiuto sulla vicenda rimane anche in attesa dell’esito delle indagini affidate ai Carabinieri di Sora.

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