La Porsche beffa tutti e vince una incredibile 24h di Spa
Dopo il duello Audi-Ferrari, un grandissimo Tandy salta davanti a tutti sotto al diluvio e regala alla Rowe Racing il trionfo, col brividissimo finale di un problema tecnico. Sul podio la R8 #66 del Team WRT e uno spettacolare Cairoli con la Porsche #54. Amarezza per la 488. Doppietta Mercedes in Silver, Pro-Am alla Lamborghini, AM alla Bentley.
Foto di: SRO
La Porsche #98 griffata Rowe Racing ha vinto una clamorosa 24h di Spa grazie alla grandissima prova finale di Nick Tandy, autore di 180' conclusivi da applausi che regalano alla 911 #98 condivisa con Earl Bamber e Laurens Vanthoor un successo quasi impensato dopo la grande sfida che avevamo visto tra Audi e Ferrari per larghissimi tratti.
I piloti di GT World Challenge Europe-Endurance Cup ed Intercontinental GT Challenge si sono ritrovati a fare i conti col tipico meteo del Belgio che ha scaricato acqua per tutta l'ultima parte dell'evento, rendendo ancor più avvincente una gara meravigliosa e ricca d'azione (alla faccia di chi dice che l'endurance è noioso!) dal via alla bandiera a scacchi.
Tutta la corsa è stata quasi come una sprint: la 22a ora era iniziata con le Audi #66 di Attempto Racing (Frédéric Vervisch/Mattia Drudi/Patric Niedershauser) e #25 della Saintéloc Racing (Christopher Haase/Dorian Boccolacci/Markus Winkelhock) in piena lotta per il successo contro le Ferrari #51 della AF Corse (Alessandro Pier Guidi/James Calado/Nicklas Nielsen) e #72 di SMP Racing (Davide Rigon/Miguel Molina/Sergey Sirotkin), quando la pioggia ha cominciato a venire giù copiosamente dal plumbeo cielo sulle Ardenne.
E qui si è verificato il primo Full Course Yellow con ingresso della Safety Car, visto che Benjamin Goethe (quarto in Silver Cup fino a quel momento), ha piantato l'Audi #33 del Team WRT in cima all'"Eau Rouge", con vetture che hanno ripreso la corsa raggruppate a 2h30' dal termine.
Tandy ha immediatamente superato Sirotkin salendo quarto, col russo in vistosa difficoltà che poi è stato raggiunto pure dalla Porsche #12 condotta da Patrick Pilet; il francese ha provato ad infilare la 488 alla curva 9, ma la Rossa ha chiuso la traiettoria e il portacolori della GPX Racing ha messo due ruote sull'erba, inevitabilmente colpendola e mandandola contro le barriere.
Nessuna sanzione per Pilet, che nella confusione ha perso la quarta posizione a vantaggio della Mercedes #4 di Maro Engel, alla quale è tornato davanti 4 giri dopo.
Nel frattempo Tandy ha continuato a spingere raggiungendo e superando Pier Guidi a "Fagnes", poi rischiando anche lui di andare a muro all'"Eau Rouge" con un salvataggio clamoroso e miracoloso per il pilota britannico.
Sul finire della 23a ora, ecco la nuova interruzione che ha rimescolato ulteriormente le carte, quando la Lamborghini #163 della Emil Frey Racing - in quel momento in lotta per la Top10 con Franck Perera al volante - è finita contro il muro di "Blanchimont" causando una nuova SC.
Qui è iniziata l'ultima partita a scacchi con la girandola delle soste e Tandy si è ritrovato davanti a Niederhauser, mentre Matteo Cairoli ha portato sul podio virtuale la Porsche #54 della Dinamic Motorsport, seguito da Pier Guidi, Boccolacci, Mathieu Jaminet (#12) ed Engel, nel frattempo punito con 10" al pit-stop per aver toccato la Honda #29 a "La Source".
La ripartenza è durata pochissimo perché anche la BMW #10 della Boutsen Ginion Racing è finita KO, tamponata dalla Porsche #22, dunque nuova SC e ultima bandiera verde sventolata a 38' dalla conclusione sotto un diluvio decisamente impegnativo per tutti.
Tandy non ha sbagliato nulla e ha preso il largo su Niederhauser, ma l'ultima tornata ha avuto un brivido lunghissimo nella schiena quando la scatola del cambio della sua 911 ha iniziato a perdere olio. Rumoraccio in macchina, cambio e trasmissione che hanno iniziato ad andare a singhiozzo, ma i nervi saldissimi e il margine di sicurezza hanno consentito all'inglese di trionfare tirando un bel sospiro di sollievo.
Dietro a Niederhauser secondo, Cairoli ha invece regalato uno spettacolare podio alla Dinamic Motorsport con la 911 condivisa con Christian Engelhart e Sven Müller, facendo un sorpasso magistrale all'"Eau Rouge" sulla Ferrari di Pier Guidi, che fino all'ultimo ha provato a resistere al comasco.
Gli ultimi 5' sono stati da dimenticare per il ferrarista, dato che anche Jaminet è riuscito a superarlo con la Porsche #12 della GPX Racing condivisa assieme a Matt Campbell e Pilet.
Il sesto posto va invece all'Audi #25 della Saintéloc, pressata alla fine dalla Mercedes #4 del Team HRT (Maro Engel/Luca Stolz/Vincent Abril).
Il Drive Through per l'incidente con la BMW #10 costringe la Porsche #22 della Frikadelli Racing (Frédéric Makowiecki/Dennis Olsen/Jörg Bergmeister) ad accontentarsi dell'ottavo posto, mentre con una gara paziente rimonta fino al nono la Honda NSX #29 di Renger Van Der Zande/Dane Cameron/Mario Farnbacher per la grande soddisfazione degli uomini di JAS Motorsport.
In Top10 troviamo anche la Bentley Continental #3 della K-Pax Racing con sopra Jules Gounon/Jordan Pepper/Maxime Soulet, che alla fine è riuscita a saltare davanti alla Porsche #40 della GPX Racing (Romain Dumas/Louis Delétraz/Thomas Preining).
In Classe PRO-Am alla fine la spunta la Lamborghini #77 di Rob Collard/Ricky Collard/Leo Machitski/Sandy Mitchell nei confronti della Ferrari #93 della Sky-Tempesta Racing (Giancarlo Fisichella/Eddie Cheever/Chris Froggatt/Jonathan Hui) al termine di una grandissima guerra che vede le due auto italiane terminare al 15° e 17° posto assoluto.
Terza in Classe c'è la Aston Martin #188 della Garage 59 (Maxime Martin/Alex West/Jonathan Adam/Chris Goodwin), con la Ferrari #488 della Rinaldi Racing (Rino Mastronardi/Pierre Ehret/Daniel Keilwitz/David Perel) a finire quarta dopo l'uscita di scena della BMW #10 della Boutsen Ginion Racing (Benjamin Lessennes/Karim Ojjeh/Gilles Vannelet/Jens Klingmann).
In Silver Cup è doppietta Mercedes grazie alla vittoria della AMG GT3 #5 della HRT (Sergey Afanasiev/Gabriele Piana/Michele Beretta/Hubert Haupt) 3 giri davanti a quella #84 della HTP Motorsport (Philip Ellis/Russell Ward/Indy Dontje).
Il terzo gradino del podio va invece alla Lamborghini #555 della Orange 1 FFF Racing (Baptiste Moulin/Taylor Proto/Florian Latorre/Hugo Chevalier), con la Mercedes #90 della Madpanda Motorsport (Ezequiel Perez-Companc/Ricardo Sanchez/Patrick Assenheimer/Juuso Puhakka) che sale quarta dopo l'incidente dell'Audi #33 del Team WRT (Benjamin Goethe/Stuart Hall/Rik Breukers).
La AM Cup viene vinta dalla Bentley Continental #108 di Clément Matheu/Romano Ricci/Stéphane Tribaudini/Stéphane Lémeret, dato che il quartetto della CMR è l'unico ad essere sopravvissuto della categoria, che inizialmente aveva visto lottare la Lamborghini #129 di Raton Racing (Christophe Lenz/Michael Petit/Stefano Costantini/Lucas Mauron) con la la Porsche #918 della Herberth Motorsport (Marco Seefried/Jürgen Häring/Dimitrios Konstantinou/Michael Joos), mentre non è stata decisamente la gara per l'Audi #26 della Saintéloc Racing (Christophe Cresp/Gregory Paisse/Pierre Yves Paque/Steven Palette), tra penalità, problemi, errori e via dicendo che l'hanno tagliata fuori praticamente subito.
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