Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Intervista

Reip: "Solo un test senza tappi e ho perso udito e carriera"

Dopo il drammatico annuncio di lunedì, l'ex-pilota belga spiega come è stato costretto a dire addio anche ad una vita da persona normale a causa dell'iperacusia e acufene che lo hanno colpito. Una classica leggerezza ha avuto risvolti deleteri in pochissimi anni.

Wolfgang Reip, Bentley Official driver

Wolfgang Reip, Bentley Official driver

Vision Sport Agency

Wolfgang Reip ha pubblicato un secondo messaggio nel quale ha voluto fare chiarezza su come è incappato nell'iperacusia e acufene che gli hanno stroncato la carriera.

Nella giornata di lunedì, il pilota belga aveva reso nota la sua drammatica situazione attuale, nella quale non riesce più a vivere normalmente a causa dei dolori lancinanti che ogni suono gli provoca, oltre al costante e fastidioso ronzio presente nelle sue orecchie.

Lanciando una raccolta fondi per la ricerca e aiutare chi, come lui, soffre di questa rara e infernale patologia, Reip ha aggiunto una lunga e dettagliata spiegazione sul perché è importante proteggere le orecchie quando si è esposti a forti rumori.

E di come la sua situazione sia peggiorata in 7 anni costringendolo ad appendere definitivamente e prematuramente il casco al chiodo.

"Se il mio esempio può incoraggiare anche una sola persona in più a proteggere le proprie orecchie, la riterrò una missione compiuta. C'è troppa poca prevenzione e l'udito è il nostro senso più fragile. Ho sempre creduto che nel peggiore dei casi, se ne perda un po', quindi assolutamente nulla di drammatico; e questo è infatti ciò che accade alla maggior parte delle persone", dice il 35enne di Bruxelles, ex-pilota GT e portacolori Nissan e Bentley nel GT World Challenge.

"Ma c'è anche il rischio di sviluppare acufeni permanenti, che si possono intensificare o meno, ma che a seconda del loro volume possono già essere molto difficili da vivere. Infine, si può anche sviluppare l'iperacusia a diversi gradi, da lieve a grave, con o senza acufeni, ma con nel 80% dei casi".

"Il mio caso è cominciato nel 2014 ed è peggiorato fino all'inizio del 2020. È bastato un solo giorno di test in monoposto nel quale non ho messo i tappi. Quel giorno non avevamo la radio accesa e quindi pensavo di non averne bisogno. A conferma che non avevo la consapevolezza del loro ruolo protettivo, e non solo quello di auricolare".

 

"Non ero consapevole del pericolo cui andavo incontro e nelle mie orecchie sono entrati più di 115db, forse anche 120db per via del rumore del vento, dato che la pista era un ovale e aveva una parte molto lunga a tutta velocità. La sera stessa, mentre tornavo all'hotel, le mie orecchie ronzavano molto forte, fischiavano. Non mi era mai successo in vita mia".

"Pensavo che sarebbe passato durante la notte, come a molti capita dopo essere andati in discoteca. Ma non è stato così. Nei giorni successivi il ronzio è scomparso, avevo ancora un fischio molto acuto a sinistra e un sibilo a destra. Ma era leggero e mi sono abituato in fretta".

"2/3 settimane dopo ho iniziato ad avere i primi sintomi di iperacusia, l'ho notato per la prima volta all'ora di pranzo, in un ristorante: non riuscivo a sopportare il rumore delle posate, i bambini che gridavano, e questi sintomi aumentavano; non avevo idea di cosa stesse succedendo".

"Avevo molta paura per la mia carriera, avevo ancora tanti sogni. Il "fastidio" si è rapidamente trasformato in bruciore alle orecchie. Ad esempio dopo aver volato, guidato, mangiato fuori, essere andati al cinema, o cose del genere".

"Da allora ho iniziato a proteggermi le orecchie in pista non appena iniziava una sessione, sistematicamente. Ma anche alla sera, al cinema, in aereo, in macchina sull'autostrada e quasi non ascoltavo più musica".

#8 Bentley Team M-Sport, Bentley Continental GT3: Andy Soucek, Wolfgang Reip, Maxime Soulet

#8 Bentley Team M-Sport, Bentley Continental GT3: Andy Soucek, Wolfgang Reip, Maxime Soulet

Photo by: Lucien Harmegnies

Il dramma di Reip era però solo all'inizio e la conferma gli è giunta qualche tempo dopo, quando si è trovato a dover rinunciare ad un impegno importante e dovendo sopportare pure le malelingue.

"Ho avuto una seconda possibilità. Dopo circa un anno e mezzo ero migliorato, anche se non guarito del tutto, ma con la speranza per la mia carriera. Ho ricominciato a vivere una vita relativamente normale, ma con protezione nei luoghi rumorosi".

"Man mano che riacquistavo fiducia, uscivo un po' di più alla sera; sentivo che avevo delle ricadute nei giorni seguenti, ma alla fine passava sempre. Tuttavia, col passare degli anni, ad ogni nuovo 'eccesso' le cose peggioravano un po'. Nel 2017, quando è stato firmato l'accordo per fare la 24h di Zolder con un prototipo Norma, che prevedeva anche l'opzione di qualcosa in più se fosse andata bene, ho dovuto ritirarmi".

"Infatti, durante il primo giorno di test, che era pure andato molto bene dal punto di vista sportivo, mi sono subito reso conto che non sarebbe stato possibile correre perché la macchina era troppo rumorosa e il vento era troppo forte essendo un abitacolo aperto. Da quel giorno, ho avuto una grande ricaduta, per cui era impossibile immaginare di fare una 24h; sarebbe stato un suicidio uditivo".

"L'esperienza è stata molto brutta anche perché volevo tornare in pista e mi si sarebbero aperte delle opportunità, adoravo la macchina e potevamo sicuramente giocarci la vittoria. Purtroppo uno dei piloti miei compagni di squadra ha diffuso delle voci dicendo che avevo rinunciato perché avevo paura che lui sarebbe stato più veloce di me. Era chiaramente una boiata, ma non fu bello".

"Nelle mie ultime gare, dovevo sempre dire agli ingegneri e ai meccanici di abbassare il volume della radio, che era spesso estremamente alto in modo che fosse chiaramente udibile con i suoni della macchina. Mi stava lacerando le orecchie, loro se lo ricorderanno".

#8 Bentley Team M-Sport, Bentley Continental GT3: Maxime Soulet, Wolfgang Reip, Andy Soucek

#8 Bentley Team M-Sport, Bentley Continental GT3: Maxime Soulet, Wolfgang Reip, Andy Soucek

Photo by: Vision Sport Agency

Come spiegato nel primo messaggio, Reip oggi non solo non può più correre, ma nemmeno vivere una vita normale come un qualsiasi essere umano.

"Per qualche motivo, dall'inizio del 2020 è stato un peggioramento in caduta verticale. Non starò a ribadire quanto detto nel mio post precedente, ma fondamentalmente devo stare in silenzio, non posso più mettere l'audio sui dispositivi elettronici, niente più feste con gli amici, niente più vita di città, niente più musica, niente più passeggiate senza tappi per le orecchie, niente più doccia senza cuffie antirumore, niente più parlare con una voce normale perché devo sussurrare".

"E' già un successo essere indipendente e di poter andare a fare la spesa con tappi per le orecchie e cuffie antirumore. In aggiunta a questo, ora ho un acufene molto potente, con tutti i tipi di frequenze. È una sorta di concerto personale permanente".

"Il senso dell'udito non è progettato per la vita moderna. L'evoluzione non ha previsto che ci saremmo infilati le cuffie nelle orecchie, saremmo stati in grado di amplificare il suono e avremmo inventato ogni sorta di macchine che fanno più rumore delle altre".

"Biologicamente parlando, siamo fatti per sentire i suoni della natura, che è una bella differenza da tutto il resto. In teoria, queste patologie non dovrebbero manifestarsi, ma non è che siamo fatti male. Semplicemente abbiamo completamente trascurato i nostri limiti biologici".

#23 Nissan GT Academy Team RJN Nissan GT-R Nismo GT3: Katsumasa Chiyo, Wolfgang Reip, Alex Buncombe

#23 Nissan GT Academy Team RJN Nissan GT-R Nismo GT3: Katsumasa Chiyo, Wolfgang Reip, Alex Buncombe

Photo by: Vision Sport Agency

"L'orecchio umano si degrada sia a causa di un suono improvviso molto forte, sia a causa di un'esposizione prolungata a suoni forti. Nel mio caso è stato un misto di entrambi. Se ci esponiamo a più di 8 ore su 24 ad un volume di 80db, si danneggiano le orecchie. Successivamente si divide il tempo massimo, considerato prima del danno, per due ogni 3 decibel, essendo la scala logaritmica. Ogni 3 decibel la potenza si raddoppia, quindi 83db, più di 4 ore, 86 db, più di 2 ore. A 101 decibel, si danneggiano le orecchie irreversibilmente dopo 3 minuti".

"Ci si arriva molto rapidamente: un ristorante rumoroso è 90db, una discoteca spesso sopra i 100. Il rumore del vento in un casco è semplicemente incredibile, tutti i motociclisti devono indossare tappi per le orecchie, e anche gli automobilisti, sia ad abitacolo aperto che in quelli al chiuso".

"A 100km/h il rumore massimo misurato per i migliori caschi da moto è di 100db! Quindi immaginate a 200km/h o anche 300, è un danno immediato".

"Prendete l'abitudine di misurare l'ambiente sonoro con il vostro telefono, proteggete le vostre orecchie non appena supera i 90db, nel migliore dei casi eviterete una perdita dell'udito, nel peggiore quello che sto vivendo io. E proteggete sistematicamente le vostre orecchie quando andate in moto, in un kart a 2 tempi, in un locale, nei bar con musica alta, sui circuiti e ovunque".

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Dramma Wolfgang Reip: carriera stroncata da iperacusia e acufene
Articolo successivo Ecco i piloti ufficiali Lamborghini per il 2022

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera