Dopo aver abdicato nella passata stagione, la
Porsche è tornata a fare da padrona alla
24 Ore del Nurburgring. A trionfare è stata infatti le vettura della
Manthey Racing affidata all'equipaggio composto da
Marc Lieb, Lucas Luhr, Timo Bernhard e Romain Dumas, protagonisti di una gara praticamente perfetta.
Dopo aver lasciato che fosse la
Mercedes della
Mamerow-ROWE Racing a scatenarsi nelle prime fasi della corsa, quando questa si è fatta da parte dopo circa un terzo della distanza a causa di un incidente, l'equipaggio della Casa di Stoccarda si è portato al comando delle operazioni e vi è rimasto fino al calare della bandiera a scacchi, aggiungendo un altra vittoria sul
Nordschleife alla squadra di casa, che si era già imposta quattro volte a cavallo tra il 2006 ed il 2009.
Dopo la vittoria di un anno fa, la
BMW si è dovuta invece accontentare della piazza d'onore, con l'equipaggio
Farfus/Alzen/Lamy/Jorg Muller che ha tagliato il traguardo con poco meno di quattro minuti e mezzo di ritardo, pagando proprio un errore di quest'ultimo avvenuto dopo circa 5 ore di gara: il tedesco ha danneggiato l'anteriore della
M3 costringendo i meccanici ad una sosta piuttosto lunga, inoltre è incappato in una sanzione per aver percorso qualche metro contromano.
L'
Audi R8 LMS della Phoenix Racing completa un podio decisamente variopinto, con l'equipaggio composto da
Marc Basseng, Marcel Fassler, Andrea Piccini e Frank Stippler che nel finale ha potuto approfittare di un pit stop molto lungo a cui è stata obbligata la
Mercedes della Heico Motorsport (Arnold/Margaritis/Brück/Frankenhout) a meno di un'ora dalla fine, quando viaggiava in terza posizione. Un pit che ha fatto precipitare la
SLS al settimo posto finale, alle spalle dell'altra vettura tedesca affidata alle cure della
Black Falcon (Heyer/Jäger/Bleekemolen/Seyffarth).
Davanti alle due
Mercedes, la top five è invece completata da altre due
Audi, con la seconda
R8 della
Phoenix Racing (Stippler/Hennerici/Haase/Winkelhock) che ha avuto la meglio sulla prima della
ABT Sportsline (Ekstrom/Scheider/Werner/Abt). Visto l'impegno massiccio con cui si è presentata all'inferno verde, forse però era lecito attendersi qualcosa in più dallo squadrone della Casa di Ingolstadt, che solo poche settimane fa aveva sbancato a
Le Mans.
La pole position non è bastata alla
Ferrari 458 del
team Farnbacher per riuscire a fare qualcosa di meglio dell'ottavo posto.
Farnbacher, Simonsen, Seefried e Melo hanno pagato a caro prezzo una sosta lunghissima e dopo appena quattro ore di gara viaggiavano già staccati di quattro giri. Un peccato se si pensa che poi hanno dimostrato di poter reggere il passo dei primi.
Una citazione la merita, infine, la
P4/5 portata in gara dalla
N-Technology. Essendo al debutto assoluto, era preventivabile che la vettura non potesse lottare per le posizioni di vertice, nonostante un equipaggio di spessore composto da piloti esperti come
Mika Salo, Nicola Larini, Fabrizio Giovanardi e Luca Cappellari. Il 39esimo posto finale, a 23 giri di distacco, può comunque essere considerato un buon punto di partenza.
24 Ore del Nurburgring - Classifica finale
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