Ci saranno anche le
Maserati quest'anno tra le protagoniste in
GT3. I prossimi 5-6 febbraio la
GranTurismo Mc verrà sottoposta per la prima volta alle procedure di omologazione
FIA per la classe
GT3. A partire da giugno, dopo la ratifica da parte del
Consiglio Mondiale della FIA, la coupé del Tridente diventerà pertanto disponibile alla clientela sportiva e potrà gareggiare a livello internazionale in tutti i campionati nel mondo che ammettono vetture in tale configurazione.
L'operazione si sta concretizzando grazie all'impegno dello
Swiss Team, che ha avuto dalla Casa del Tridente il necessario consenso ad affrontarla e che da tempo collabora con successo con il marchio modenese nel motorsport. Già nel 2011, infatti, la squadra svizzera ha portato
Andrea Bertolini con la
Quattroporte Evo al titolo nell'
International Superstars Series.
Lo
Swiss Team, che fa capo a
Guido Bonfiglio, ha iniziato a sviluppare la
GranTurismo Mc in configurazione
GT3 a fine 2011 e lo scorso anno ha realizzato una prima versione della coupè del Tridente, sottoponendola a maggio al primo collaudo e poi utilizzandola solo come "laboratorio" per la preparazione della vettura definitiva.
In questa prima fase del programma, la
Gran Turismo Mc GT3 ha anche preso parte a due gare: a settembre con l'equipaggio
Pier Guidi - Gardel nell'
International Gt Open a Hungaroring, dove si è qualificata a metà schieramento e nel corso della prima ora di gara si è portata in quinta posizione prima di fermarsi per noie di gioventù, e a ottobre con
Pier Guidi nella serie italiana
GtSprint a
Vallelunga, dove ha colto già il primo successo, dimostrando la sua competitività.
La vettura che ora sta per affrontare la procedura di omologazione FIA del 5-6 febbraio è dunque la versione definitiva; pertanto, in tale sede parteciperà anche alla sessione di balance of performance per la classe GT3 - prevista sulla pista di prova della
Michelin, a
Ladoux - tramite la quale la FIA, prima dell'inizio di ogni stagione agonistica, verifica e livella le prestazioni di tutti i modelli ammessi a partecipare ai vari campionati, per cercare di rendere più equa la competizione.
Lo sviluppo della GranTurismo MC GT3, sotto la direzione tecnica dell'ingegnere
Giuseppe Angiulli, affiancato dall'aerodinamico
Sergio Beccio, il motorista
Carlo Facetti e l'elettronico
Patrick Galasso, è stato compiuto attingendo all'esperienza effettuata con la
Quattroporte Evo, di base molto simile, e unendola con quella che la stessa Maserati ha maturato con la GranTurismo nella versione per il suo Trofeo World Series e che ha messo a disposizione della squadra svizzera.
Guido Bonfiglio: "
Abbiamo voluto sviluppare la Maserati GranTurismo MC in versione GT3 perché crediamo sia un progetto vincente, stimolante per tutte le componenti del Team. Siamo perfettamente consci della difficoltà cui andremo incontro nella realizzazione di un progetto cosi ambizioso, ma le sfide sono il cuore dell’attività di un team, siano esse affrontate in pista che su un tavolo da disegno. I nostri principali competitor sono le Case costruttrici che, più o meno travestite, partecipano direttamente sia allo sviluppo delle vetture che alla attività sportiva. Noi siamo un piccola realtà ma speriamo vivamente di creare qualche grattacapo a questi colossi del motor sport".
LE CARATTERISTICHE DELLA VETTURA
Telaio e carrozzeria. Sfruttando il regolamento GT3, che lascia molta libertà di interventi, il primo obiettivo del lavoro effettuato sulla vettura ha riguardato il suo alleggerimento, "ripulendo" il telaio delle parti non strutturali, realizzando l'intera carrozzeria e le appendici aerodinamiche in fibra di carbonio ed eliminando dall'abitacolo tutti i rivestimenti e i dispositivi funzionali al solo comfort di guida su strada. Perfino i gruppi ottici anteriori sono stati sostituiti con analoghe componenti in fibra di carbonio. Il peso della vettura è così sceso da 1.400 kg del modello di serie ad appena 1.230 kg. Inoltre, è stato migliorato il bilanciamento delle masse, spostando il serbatoio dal vano posteriore alla zona del sedile posteriore, in una posizione anche più bassa, e arretrando il posto di guida.
Sospensioni. Per quanto riguarda l'assetto, le carreggiate sono state ampliate fino al limite consentito dalla larghezza massima della carrozzeria, che è di 2.050 mm in corrispondenza dei passaruota. Non è stato necessario rivedere la geometria delle sospensioni, già di base molto buona; pertanto, queste sono state realizzate in acciaio, per aumentarne la robustezza e ridurne il peso, ma il loro disegno, gli attacchi e il passo della vettura sono rimasti invariati. Inoltre, sono stati sostituiti i portamozzi anteriori con altri in ergal ricavati dal pieno, studiati in modo da consentire una miglior ventilazione dei freni.
Motore. Il propulsore, derivato da quello della Quattroporte Evo Superstars e già dotato, anche nella versione di serie, di una elevata potenza, è stato rivisto attingendo alle ulteriori esperienze maturate con la GranTurismo Mc Trofeo. In particolare, è stato studiato un nuovo cassoncino di aspirazione, realizzato in fibra di carbonio, e sono stati adottati alberi a camme di diverso profilo. In tal modo, la potenza è stata elevata a oltre 530 cv rispetto ai 460 cv del modello di serie.
Aerodinamica. Un notevole miglioramento dell'efficienza aerodinamica della vettura è stato ottenuto dotandola di fondo piatto, splitter anteriore e diffusore posteriore, dive plane ai lati del paraurti anteriore e alettone di larghezza pari al 93% della massima della vettura. Lo studio aerodinamico è stato svolto al Cfd e tutte le componenti sono state realizzate in fibra di carbonio.
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