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Intervista

Leo Isolani: il leone della montagna torna a ruggire

Il pilota e Team Manager marchigiano sbarca in Svizzera.

Leo Isolani

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Lorenzo Senna

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Leonardo "Leo" Isolani nella propria carriera si è tolto diverse soddisfazioni a bordo delle sue amate Ferrari. Ha all'attivo, infatti: un Campionato italiano GT CIVM (2011), 4 Coppe GT FIA EHCC, 10 Coppe CSAI di categoria (CIVM e TIVM) e 1 Coppa Italia Rally.

La vita agonistica di Isolani però ha visto i suoi primi vagiti nel mondo dei Rally, suo primo amore, prima di passare alla Velocità in Salita in maniera permanente dai primi anni del 2000. Ora Isolani, a distanza di qualche anno, ha deciso di ritornare in pista con diversi progetti in cantiere.

Leo Isolani

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Photo by: Lorenzo Senna

Quattro titoli vinti nel Campionato Europeo Montagna nel gruppo GT ed uno nel Campionato Italiano Velocità Montagna, possiamo dire che sei un veterano delle Salite, però, in realtà, la tua carriera da pilota comincia nei Rally.

La mia carriera automobilistica inizia verso la fine degli anni '80 con piccole vetture e grandi  sacrifici per potermi permettere di correre nei Rally; fortunatamente non passa molto tempo prima dell'arrivo dei primi sponsor e così comincio a salire di categoria e a correre con scuderie molto importanti in quegli anni, ad esempio: Pistoia Corse, Bologna Corse e Rubicone Corse ed anche con Team Ufficiali come Astra Team e Procar. 

Ho corso con vetture di case automobilistiche tra le più importanti presenti nei Rally: Ford, Opel, Renault, Subaru e Lancia ed ognuna di queste ha segnato un momento decisivo nella mia carriera.

Da dove nasce la tua passione per le corse?

Ho sempre amato la velocità e le auto, fin da bambino; infatti il mio primo lavoro è stato proprio in un'officina, quando, da ragazzino, ho cominciato ad aiutare i meccanici, ed è stato così che mi sono avvicinato al mondo delle corse, nello specifico a quello dei Rally.

Cosa ti ha spinto a passare dai Rally alle Salite a bordo delle Ferrari?

Dopo aver corso con le principali case costruttrici nei rally ed aver vinto diverse gare ero in cerca di nuovi stimoli e volevo realizzare il sogno di correre a bordo delle mitiche Ferrari nelle Salite, proprio come fece il grande Enzo Ferrari; perciò, nel 2000, ho colto al volo l'opportunità di correre con una Ferrari 355, cominciando fin da subito a vincere.

Quattro anni dopo ho poi realizzato un altro grande desiderio, quello di aprire un mio Team con autorizzazione ufficiale Ferrari per le competizioni in salita e da allora non mi sono più fermato.

Parlando di salite, qual è il tuo percorso preferito?

È difficile trovarne uno, direi che dipende da diversi fattori. Innanzitutto dalla macchina, molti percorsi infatti, seppur bellissimi, possono non adattarsi alla macchina che si sta guidando, nel mio caso ad una Ferrari. 

Alla luce di questo ti direi: il Trofeo Luigi Fagioli (Gubbio-Umbria), la Coppa Paolino Teodori (Ascoli-Marche) e la Coppa Bruno Carotti (Rieti-Lazio) in Italia, mentre in Europa forse la Subida al Fito (Spagna) e la Saint Ursanne (Svizzera), in tutte queste gare c'è un'atmosfera particolare ed un pubblico numeroso e caloroso.

Leo Isolani

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Foto di: Lorenzo Senna

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Foto di: Lorenzo Senna

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Foto di: Lorenzo Senna

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Foto di: Lorenzo Senna

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Qual è stato il peggior errore che hai compiuto nella tua carriera di pilota durante una gara?

Il primo che mi viene in mente è stato proprio al Trofeo Luigi Fagioli (Gubbio) nel 2009 a bordo della Ferrari 575 GTC, dove mi giocavo il campionato. Purtroppo nella seconda manche di gara, dopo un ottimo tempo nella prima, presi dello sporco con una gomma, uscii di pista e persi il titolo. 

Per diversi anni ti sei ritirato dalle competizioni, ora hai deciso di tornare?

Mi sono ritirato dalle competizioni perché ho avuto diverse delusioni lavorative e avevo perso le motivazioni. Però la passione per i motori era troppo forte, nel mio DNA ci sono le corse ed ho avvertito il bisogno di rimettermi in gioco e tornare a scommettere su me stesso e sulle mie capacità.

A quali progetti stai lavorando? Puoi dirci qualcosa?

Verso la fine del 2018 sono arrivato in Svizzera per assumere la carica di direttore presso un'agenzia pubblicitaria ticinese che opera sempre nel settore del motorsport: la LMG Racing Lab; con questa e con un gruppo di imprenditori che condividono con me la stessa passione per i motori, nello specifico per la Ferrari, abbiamo dato inizio ad un progetto nuovo ed unico nel territorio ticinese.

Quale sarà il futuro per Leo Isolani?

Mi considero un uomo felice e realizzato nella vita, però resto sempre un vero sognatore e come tale tendo a sognare sempre in grande. Nel mio futuro, forse più immediato di quanto si possa pensare, ho diversi progetti innovativi a cui sto lavorando, sia in veste di pilota sia in quella di Team Manager, con l'obiettivo di far conoscere sempre di più al pubblico ed agli investitori questo magico mondo del Motorsport.

 

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