Il progetto di riportare in auge il
Giro d’Italia Automobilistico si formalizzava con l’adozione del Marchio storico della manifestazione, patrimonio dell’Automobile Club di Torino
L’incontro avveniva a marzo, tra
Giorgio Ungaretti e Giancarlo Quaranta, rispettivamente Direttore dell’Ente e Delegato Sportivo, con i tre promotori dell’iniziativa
Marcello Lotti, Luca Pazielli e Piero Sodano.
Giorgio Ungaretti: “
Il progetto di riportare in vita il Giro d’Italia Automobilistico era già nell’aria qui a Torino. In accordo col Presidente professor Piergiorgio Re, abbiamo volentieri messo a disposizione la nostra gara, ed il relativo marchio identificativo a organizzatori particolarmente professionali ed esperti, e siamo felici che torni in grande stile questa manifestazione che resta unica nel suo genere”.
Tra gli appassionati,
Ungaretti è conosciuto come il “Direttore da Corsa”, unico alto dirigente dell’Ente a correre nelle gare in salita per auto storiche, al volante di una Lancia Fulvia Coupè del 1965. "
Quando testa e cuore si congiungono vengono a galla idee significative che sono destinate a fissarsi nella storia. Negli anni Settanta e Ottanta, ebbi la fortuna di vedere i personaggi e seguire da appassionato l’epopea del Giro d’Italia Automobilistico, ed ho colto al volo l’opportunità di riprendere il messaggio lanciato allora dai nostri illuminati predecessori”.
Ungaretti e Giancarlo Quaranta sono il trait d’union tecnico tra il presidente l’AC Torino, Re e gli stessi organizzatori. “
Il Presidente sta seguendo ogni passo dell’organizzazione garantendo il suo essenziale ruolo istituzionale, nella piena condivisione della valenza nazionale ed internazionale di una manifestazione che è un’impegnativa operazione di marketing, tutta rivolta a beneficio della città di Torino”.
Da sempre la città di Torino ricopre un ruolo strategico fondamentale, lo puntualizza lo stesso
Ungaretti: “
E’ una città orientata alla ricerca ed al progresso e, nel contempo, dotata di una formidabile capacità di rimodellarsi anticipando l’evoluzione dei tempi. Non so immaginare altri luoghi oltre il Lingotto e Piazza San Carlo, che avrebbero potuto garantire un’accoglienza più funzionale e fastosa agli equipaggi che prenderanno parte alla competizione. Il ruolo effettivo dell’Automobile Club Torino si esplica prettamente nella parte progettuale della manifestazione e nelle fasi iniziali della gara”.
La mentalità sportiva del Direttore si evidenzia in due personali iniziative: “
Sono veramente lieto del fatto che gli amministratori dell’Automobile Club Torino abbiano approvato l’iniziativa di effettuare il censimento di tutti i piloti e i navigatori che hanno partecipato al Giro d’Italia per creare il Club dei piloti sia del passato, sia delle future edizioni. Questi atleti, sono i veri protagonisti di una impresa sportiva distintiva sia nel prendervi parte sia nel portarla a termine. Il Club sarà dedicato a Gino Macaluso, che disputò il “Giro”, e sicuramente promuoverebbe la nostra iniziativa”.
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