Roberto Ragazzi sta definendo i dettagli della sua partecipazione, non solo in previsione dei bonus previsti – 500 litri carburante e trasporti gratuiti da e per la Sicilia – bensì per accedere ai dettagli sulle informazioni della gara.
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Vogliamo prepararci bene, per puntare al risultato bisogna muoversi per tempo”. Ragazzi senior ha le idee chiare: è un “girino” doc uno di quelli della prima ora. “
Sei volte ho corso il Giro nel passato: ininterrottamente dal 1976 al 1980, prima con la Fiat X19 poi con la Opel Kadett, con cui ho vinto il Gruppo N in coppia con Simontacchi, quindi nel 1988 e 1989 con una Sierra Cosworth. E’ una gara che conosco bene. Agli inizi era una prova prettamente rallistica, poi si divideva abbastanza equamente tra velocità e rally”.
Famiglia di ferraristi convinti, il padovano è il vincitore della prima edizione del
Ferrari Challenge del 1993, su Ferrari 348, e dell’edizione del 2000 con la 355, mentre il figlio Riccardo è campione italiano e mondiale nel 2008;
Roberto Ragazzi al via di Torino si presenterà con la 458, sulla quale farà coppia con il veneto
Bruno Jarach. “
Con sessanta cavalli in più e sette più corte marce la nuova versione della 458 in pista gira più veloce di quattro secondi rispetto la F430, va da se che sarà proprio l’ultima nata che io e Bruno piloteremo. La stessa vettura con la quale sono arrivato secondo nella GT alla cronoscalata Trento Bondone”. Il padovano è un velocista completo, ma le gare in salita le preferisce. “
Ho corso spesso in salita ed è stato fantastico. Ancora oggi partecipo a quelle che più mi piacciono: il Bondone, Nevegal e Pedavena mi servono per tenermi in allenamento. Anche Bruno era a Trento con la Ferrari 430 del nostro team in funzione della partecipazione al Giro”.
Ragazzi e Jarach su
Ferrari 458 del
Superchallenge Team, può essere l’equipaggio giusto. “
C’è da condividere diverse cose e staremo assieme svariati giorni, prima e durante la gara, saremo affiatati. Bruno è ottimo pilota, come dimostra nelle gare del Trofeo Ginetta. Uno sportivo preparato, lui correrà in pista io le prove su strada, sperando che ci siano molte cronoscalate. La 458 è una vettura affidabile e versatile che ci permetterà di puntare alto. La 430 è invece a disposizione di un altro equipaggio in via di formazione, ma non abbiamo ancora definito”.
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