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Giro d'Italia: Forato domina la prima tappa

Il pilota della Lamborghini ha un vantaggio di quasi 2' su Tassone-Merzario-Grimaldi

E' terminato il percorso di avvicinamento al fine prima tappa del Giro d'Italia che ha porteto le vetture a “riposare” nel paddock dell’autodromo nazionale di Monza. La seconda e la terza prova vedono sempre vincitrice la Lamborghini Gallardo di Antonio Forato, navigato da Ivan Gasparotto, che mantiene la testa della classifica generale della gara seguito dall’Abarth 500 dell’equipaggio Tassone-Merzario-Grimaldi distanziati di 1'57". I giovani piemontesi stanno confermando tutto il buon potenziale espresso nella vincente stagione che li ha visti trionfare nel Trofeo Abarth 500 Rally Selenia. segnalandosi quali temibili avversari dei veneti, e domani toccherà ad Arturo Merzario a pilotare Monza la vettura dell'Abarth. Al terzo posto si è inserito l’equipaggio Guiducci-Romagnoli-Vezzosi, equipaggio di pistard all'esordio sulle prove speciali con la Maserati Gt del Proteam, risultato conquistato ai danni di Federico Ormezzano e la sua Talbot Lotus. Il biellese poi non riesce a vedere il traguardo parziale di tappa a Monza, per il ritiro dovuto alla forse irreparabile rottura del differenziale della sua vettura, in tempi che gli consentano di rientrare in gara domani. Buone le prestazioni di Pittorri-Gagliardini-Berardini con la Porsche Cayman S Best Lap, che chiudono in un virtuale quarto posto assoluto, comunque davanti ai liguri Vallino-Fraschia con la Seat Leon Supercopa. Alcuni problemi di gomme hanno rallentato la corsa del savonese nelle prime battute di gara, ai quali ha poi saputo in parte rimediare con il secondo tempo assoluto nella terza frazione del Mottarone, che gli ha permesso di rimontare diverse posizioni. Prende le sembianze di una rottura meccanica la sfortuna patita da Buratti, costretto suo malgrado a fermare la corsa che stava ben interpretando al volante della Lancia Stratos. Risolti le iniziali difficoltà d'adattamento alla particolare e sconosciuta guida della Ferrari F430 Scuderia Sala e Florean, hanno superato la prima giornata cogliendo comunque il buon piazzamento a ridosso dell Top Five a 2'55.0. La coppia di rallisti piemontese - ligure lascerà domani il compito a Ezio Mazza per esordire al "Giro" e difendersi dall'attacco che potrebbe derivare da Costamagna-Olivo (Seat Leon) staccati di soli undici secondi. Problemi derivanti dall'errata dotazione di gomme stradali nelle prime due piesse, tengono lontani dal vertice Roasio, Bellin e Bocchio, che contano di rifarsi con la Porsche 911 GT3 RSR Tecno Piemonte da domani nella prima prova di Monza. Mentre una guida attenta, soprattuto sui fondi particolarmente viscidi, permette a Vittorio Coggiola e Luca Culasso di confermarsi al decimo posto assoluto. Carobbio e Farina guidano la muta dei piloti al volante delle Kia Venga Green Scout Cup, davanti di pochissimo a Stabello e Grassi. Alberghino e Bosco hanno invece lottato tutto il giorno con l'impossibiltà del mandare in temperatura le gomme della loro BMW M3 e precedono nell'assoluta Lorenzini-Pianta, ma anche Costamagna-Panero, Angeli-Angeli, Simoncini-Dalla Pozza, Oleksyk-Balocco, tutti su Kia Venga Green Scout della BRC Racing, che registra lo stop in prova di Fissore e Palmisano, che rientreranno oggi in gara con la Nissan Z350. Oggi sarà corsa la seconda tappa che porterà i concorrenti della Grande Corsa da Monza a Franciacorta, con partenza alle 8ed arrivo alle 19,15. Seconda giornata che prevede un chilometraggio complessivo di 293 chilometri. Toccherà ai velocisti aprire le sfide con la Prova di Velocità numero 1, vera e propria gara sulla pista di Monza. Sette adrenalinici giri, con partenza da schieramento in griglia le cui posizioni rispettano la classifica generale provvisoria, stabilita al termine della Tappa precedente. Dopo l'impegno di Monza, diverrà estremamente importante la preparazione dei team, la capacità dei tecnici di riadattare velocemente gli assetti delle vetture in configurazione “rally”. L’esecuzione delle complesse operazioni non saranno le sole a determinare gli esiti delle successive prestazioni dei concorrenti, a fare le differenze che alla lunga peseranno sulle posizioni di classifica, saranno le auto stesse; ovvero quelle vetture dalle più omogenee configurazioni tecniche per la pista e per i rally. I rallysti affronteranno la parte centrale della seconda giornata di gara, con le due le frazioni cronometrate in provincia di Bergamo. Prove speciali tipicamente montane e particolarmente impegnative. Più filante la Val Taleggio, guidata e dalla significativa altimetria la successiva piesse cinque di Colle San Fermo. Mentre i rallisti concluderanno l’impegno giornaliero, il “Giro” non concederà pause ai tecnici che dovranno riportare in configurazione da pista le auto, permettendo ai velocisti di tornare al volante. Sarà quindi l’autodromo di Franciacorta l'ultimo impegno della giornata, il teatro della prima Super Prova Speciale dove i piloti si confronteranno partendo singolarmente ad ogni minuto e percorrendo più giri del tracciato.

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