E’ della
AF Corse con
Tanakorn Ramindra e Cedric Sbirrazzuoli su
Ferrari 458 GT3 la “prima” della
Super Cars Italian Series. Ad
Aragon, il duo spagnolo monegasco, al termine delle due ore di gara, ha avuto la meglio sui campioni portoghesi 2012
Campanico/Viera in equipaggio col finlandese
Eskelinen su Audi R8 LMS Ultra e sul trio portoghese della
Oasis Motorsport Ferreira/Carvalho/Ferrao (Ferrari 430 Challenge), primi assoluti di classe.
Per l’inedito duo della
AF Corse la vittoria si concretizza durante il secondo stint quando, grazie anche alle diverse strategie delle soste rifornimento, passano in testa amministrando il vantaggio fino alla bandiera a scacchi.
La gara si apre all’insegna di
Fontes che, sulla
Mercedes SLS AMG GT3 della Sports and You, sorprende dalla seconda piazza la vettura autrice della pole di
Campanico, Eskelinen e Viera con quest’ultimo al volante che preferisce non rischiare nelle prime battute e studiare il rivale. La sua risposta arriva al secondo giro quando al tornantino alla fine del rettilineo principale infila il rivale e si riporta in testa facendo l’andatura. La sfida si accende così per gli ultimi due gradini del podio con dietro la
Mercedes SLS incalzata dalla
Ferrari condotta da
Ramindra e dalla seconda
Audi R8 LMS Ultra del Team Novadriver con
Buri al volante.
Alla apertura della prima finestra per i cambi pilota i primi ad entrare sono proprio le due vetture inseguitrici con la
AF Corse che opta per una prima sosta breve di solo rifornimento senza cambiare le gomme. Simile strategia anche per la
Sport and You anche se la loro sosta è leggermente più lunga. Nel frattempo si complica la gara della
Porsche della Racing for Porto, primi nella classe Cup ma con problemi al cambio che nel corso della gara costringerà
Baptista, Dias e Machado a correre usando esclusivamente la quarta e la quinta marcia. Problemi al cambio anche per l’
Audi di Ramos subentrato a
Buri dopo la sosta ma subito ai box per due volte prima di ritirarsi.
In questi frangenti inizia il forcing di
Sbirrazzuoli che riesce a girare costantemente sotto la soglia dei due minuti e a guadagnare secondi preziosi sui rivali, ultimi ad effettuare la prima sosta, e che hanno optato per un primo stop più lungo. Si arriva così agli ultimi quaranta minuti di gara, con la finestra della seconda sosta obbligatoria con i nuovi battistrada con oltre due giri di vantaggio. La sosta più lunga dei battistrada, per rispettare i cinque minuti minimo complessivi delle due soste, imposti da regolamento consente agli inseguitori di recuperare due tornate e di portarsi a meno di un minuto dal battistrada. Nonostante anche un drive through comminato ai leader per sosta non regolamentare con il loro tempo di 5 decimi inferiore ai cinque minuti previsti,
Ramindra riesce a prendere bandiera con 39 secondi di margine. L’ultimo colpo di scena lo offre
Fontes che si ritira a dieci minuti dalla fine con la
Mercedes #7 per problemi di surriscaldamento.
Prossimo appuntamento a Monza il 7 luglio sempre sulla distanza delle due ore.
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