Entusiasmante. Non ci sono altre parole per decrivere la cavalcata trionfale di
Diego Alessi e Daniel Keilwitz sul circuito di Hockenheim. A dirla tutta la stagione 2013 può essere descritta come una delle più imprevedibili e spettacolari nella storia dell'
ADAC GT Masters, dove il team
Callaway Competition è arrivato alla gara finale con 14 punti di vantaggio nel campionato piloti e 9 nel campionato squadre. Alla fine, tutto si è risolto nel migliore dei modi per l'equipaggio italo-teutonico, giusto riconoscimento al termine di un'annata incerta e faticosa. Le prove ufficiali hanno visto
Alessi e Keilwitz qualificarsi rispettivamente in decima posizione per gara 1 e in quarta per gara 2, nonostante i 30 kg di zavorra obbligatoria a bordo della loro
Corvette.
Allo start di
gara 1, è stato il brutto incidente che ha coinvolto Gerd Beisel (Corvette Z06R – RWT Racing) e Rahel Frey (Audi R8 – Prosperia Team Abt) a tenere tutti con il fiato sospeso. Fortunatamente, il crash si è risolto senza gravi conseguenze fisiche per i piloti, ma è stata necessaria un'interruzione di 32 minuti per ripristinare le normali condizioni della pista, con la corsa che è stata poi riavviata dietro la safety car. Prima dell'interruzione, Alessi aveva guadagnato due posizioni al via, dimostrando di poter comunque lottare per le posizioni di testa. Alla fine, con una condotta di gara accorta, Diego terminava al quinto posto, conservando il vantaggio sui diretti rivali Maximilian Buhk e Maximilian Gotz, anche se ridotto a soli 6 punti.
Gara 2 è stata, se vogliamo, ancora più emozionante. Proprio allo start, si verificava la situazione peggiore che poteva capitare al team Callaway Competition. Simon Knap (BMW Z4 – DB Motorsport), tentava una staccata impossibile in fondo al rettilineo, andando a tamponare Keilwitz che finiva in testacoda. La lotta per il titolo sembrava ormai compromessa, ma Daniel, ripartendo ultimo, non si dava per vinto ed iniziava una furiosa rimonta per cercare di recuperare posizioni, fino ad occupare il decimo posto. Successivamente Keilwitz cedeva il volante ad Alessi, che proseguiva il lavoro iniziato dal compagno di team, riuscendo addirittura a segnare il miglior secondo intermedio di entrambe gare. Nel frattempo la Mercedes SLS di Gotz e Buhk, principali rivali per il titolo, occupava saldamente la seconda posizione, ma a 40 minuti dal termine della corsa, il motore della Mercedes cedeva di schianto, tagliando fuori dai giochi il team Polarweiss e consegnando il titolo nelle mani di Alessi. A quel punto Diego poteva rilassarsi e, badando a non commettere errori, transitava sotto la bandiera a scacchi in sesta posizione. Dopo aver tagliato la linea del traguardo, Alessi era visibilmente emozionato:
"
Sono assolutamente senza parole, non riesco ancora a credere a quello che è appena successo nonostante nella mia carriera ne abbia viste davvero tante. Il mio compagno in testacoda già al primo giro, mi ero rassegnato a perdere e convinto che, ancora una volta, non era il nostro anno. Poi, dopo la bellissima rimonta di Daniel, ho capito che potevamo ancora farcela. Al mio turno di guida, la macchina andava fortissimo e sono riuscito a segnare il giro più veloce in gara. Sono convinto che avremmo vinto anche senza il successivo ritiro della Mercedes, che comunque ci ha agevolati".
L'italiano e il suo compagno di squadra sono così riusciti a regalare il primo titolo piloti alla
Callaway Competition, al termine di una stagione emozionante e dopo aver ottenuto ben cinque vittorie. Tuttavia, il campionato è stata un vero e proprio tour de force. I neo-campioni hanno vinto la seconda gara della stagione ad Oschersleben, ma nelle successive prove di Spa Francorchamps e Sachsenring hanno raccolto solo le briciole. Le loro possibilità sembravano ormai ridotte al lumicino. Ma il team Callaway Competition si è rimboccato le maniche durante la pausa estiva, preparando la seconda metà della stagione con un intenso programma di test. E questo ha pagato, tanto che
Alessi e Keilwitz hanno fatto bottino pieno nelle successive prove del Red Bull Ring, Lausitzring e Slovakia Ring, vincendo 4 gare. Questo è il più grande successo in carriera per Alessi, che ha iniziato a correre in monoposto per poi scegliere di passare alle ruote coperte.
Ed è proprio con questo tipo di vetture che
Diego ha ottenuto i migliori successi, cogliendo numerose vittorie nel turismo italiano, prima di cimentarsi nei principali campionati GT (FIA GT e Grand-Am su tutti) e nelle classiche endurance di Daytona e Interlagos. Alessi, romano di nascita ma eugunino di adozione, ha scelto la carriera di pilota al posto di quella da avvocato. "
Ho una laurea in legge e condotto una vita normale per un certo numero di anni, ma i miei pensieri erano tutti per le corse. Nonostante tutte le difficoltà nel reperire budget adeguati, problema principale di questo sport, ho deciso ad un certo punto di concentrarmi esclusivamente sull'automobilismo".
Nel corso degli anni Diego si è fatto conoscere nell'ambiente come un serio professionista, con ottime doti da collaudatore e un'innata propensione alla velocità.
Alessi ha difficoltà a nascondere le sue radici da avvocato durante la preparazione per le gare, in quanto nessun altro pilota è meticoloso come lui prima di ogni corsa. "
Al momento in cui Diego lascia una pista, sta già pensando alla prossima gara", dice di lui
Giovanni Ciccone, team manager della Callaway. "
Gli piace discutere su ogni singolo dettaglio e spesso si porta a casa ogni sorta di dato tecnico da analizzare. E' completamente concentrato sulle corse e dedito al suo lavoro in maniera totale".
Una vittoria importante quella ottenuta dal 42enne pilota, maturata in un contesto altamente competitivo e tradizionalmente "ostracista" come quello teutonico. Alessi, per tutta risposta, è riuscito a far suonare l'inno di Mameli in terra tedesca, guidando una vettura americana!
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