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E l'Orange1 Team Lazarus fa suo anche Fabrizio Crestani!

Sarà il ventottenne trevigiano, atleta “vicino” alla squadra di Tancredi Pagiaro sin dalla stagione 2008 in Formula 3000, il coéquipier di Thomas Biagi nell’International GT Open sulla Lamborghini Huracán GT3.

Fabrizio Crestani, Orange1 Team Lazarus

Fabrizio Crestani, Orange1 Team Lazarus

Orange1 Racing

Fabrizio Crestani, Orange1 Team Lazarus
Lamborghini Huracán GT3, Orange1 Team Lazarus
Lamborghini Huracán GT3, Orange1 Team Lazarus
Lamborghini Huracán GT3, Orange1 Team Lazarus

Squadra che vince, non si cambia. In ogni caso, anche quando le vittorie albergano ancora nell’iperuranio di un futuribile immaginario, non vale la pena “cambiare squadra” neppure quando la velocità in pista, la stima reciproca e la serietà condivisa attengono a un rapporto umano e professionale tra persone che prosegue fedelmente da molte stagioni.

Ecco così che toccherà a Fabrizio Crestani, accanto al già confermato coéquipier Thomas Biagi, portare in gara al debutto sui tracciati europei la fiammante Lamborghini Huracán GT3 dell’Orange1 Team Lazarus. La formazione tutta veneta, quest’anno contraddistinta dalla livrea pressoché completamente arancione del nuovo main sponsor e partner tecnico, si affiderà dunque nell’International GT Opel al pilota di Conegliano accanto al collega di Bologna.

Fabrizio Crestani, nato il 17 dicembre 1987, è ritenuto uno dei driver più veloci e allo stesso tempo concreti del panorama automobilistico nazionale. Il trevigiano, scelto dalla scuderia padovana e dalla holding vicentina, è titolare di un’officina di elaborazione automobilistica e compete regolarmente dalla stagione 2005, avendo affrontato in carriera svariate categorie monoposto prima dell’esordio 2015 nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo fra le ruote coperte con il Daiko Team Lazarus, dove ha raccolto la quarta piazza finale in simbiosi con il reggiano Sergio Campana.

Formula Junior 1.600, Formula 3 italiana e inglese, Euroseries 3000 e Campionato Italiano di Formula 3000, International Formula Master, GP2 Asia Series, Auto GP e GP2 Series sono stati i suoi terreni di azione fino al 2014 nel settore ruote scoperte, nell’ambito dei quali ha raccolto 7 vittorie, 5 pole position e 11 giri veloci.  

Fabrizio Crestani, pilota: “È fantastico poter far parte dell'Orange1 Team Lazarus in questa nuova sfida nella serie GT Open. Con Tancredi Pagiaro, iniziò tutto nel 2008 in Formula 3000: da lì in avanti siamo sempre stati insieme, e ormai per me questa squadra è come se fosse una seconda famiglia. La fiducia reciproca che si è creata è indispensabile per fare bene. Nel 2015 siamo entrati nel Super Trofeo Lamborghini da ultimi arrivati, ma siamo riusciti a metterci subito in evidenza con un secondo posto in Gara 1 e lottando sino alla corsa di Sebring per il secondo posto in campionato, dimostrando professionalità, serietà e il massimo impegno. Lo scorso anno ho seguito dall’esterno gran parte delle gare dove era presente la Huracán GT3, come lo strepitoso debutto di Monza nella Blancpain Endurance Series.

E ancora: "Automobili Lamborghini ha creato un gioiello: infatti, pur essendo stata nell'anno del debutto, nel 2015 ha dimostrato di poter competere alla pari con le vetture di Case automobilistiche concorrenti come Ferrari, Porsche, Aston Martin, McLaren e Bentley, presenti nei campionati GT3 da molti anni. L'ambiente Lamborghini è grandioso, continua a crescere anno dopo anno ed è un onore continuare a farne parte. Ringrazio con tutto il cuore lo sponsor Daiko, che mi supporta dai tempi del Karting, senza il quale non potrei essere qui. Ho tanta voglia di ripagare con grandi risultati tutti gli sforzi delle persone che lavorano duro fuori dalla pista per rendere possibile tutto ciò".

L'ora dei ringraziamenti: "Devo tanta gratitudine pure a Giorgio Sanna, responsabile di Lamborghini Squadra Corse, che mi sta offrendo fiducia e supporto. Il fatto che una figura tanto importante della famiglia ‘Lambo’ creda in me non può che farmi sentire più fiero che mai. Quest'anno dobbiamo portare in alto il nome della Casa di Sant’Agata Bolognese anche in questo competitivo campionato. Le piste nelle quali correremo mi piacciono parecchio, il che è molto stimolante, e mi fa sentire particolarmente fiducioso. Il mio compagno Thomas Biagi è una persona intelligente e di grande esperienza. Credo che potremo fare un gran lavoro insieme, spingendoci l’un l'altro e portando la squadra sempre nella giusta direzione. Non vedo l'ora di staccare il pit limiter e iniziare questo nuovo viaggio insieme alle fantastiche persone che compongono l'Orange1 Team Lazarus”. 

Tancredi Pagiaro, Orange1 Team Lazarus team principal: “Fabrizio Crestani esordì con noi con un primo posto al Mugello in Formula 3000. Sempre con noi nella GP2 Series, al debutto a fine campionato nella stagione 2010, su una pista come Spa-Francorchamps, si qualificò subito nei primi dieci. Dopo due anni, lo chiamammo di nuovo all’improvviso per gareggiare nella GP2: ai primi test invernali facemmo il miglior tempo a Barcellona e alla prima gara di Sepang arrivammo a punti! Si è sempre rivelato un uomo chiave, ha sempre fatto di tutto per cercare il limite con il mezzo che gli abbiamo dato".

Un retroscena: "Quando ci siamo accordati per fare il Super Trofeo, l’anno scorso gli ordini di scuderia sono sempre stati gli stessi: ‘Dobbiamo fare la differenza e non possiamo commettere errori, poiché vogliamo finire le gare a tutti i costi’, e lui è stato di parola. Nel 2015 in 14 gare Fabrizio non ha mai fatto incidenti ed è sempre transitato al traguardo, facendo rimonte bellissime e giocandosi assieme al compagno di scuderia la seconda posizione in campionato. L’obiettivo era la consistenza e quest’ultima è stata ottenuta, senza che lui abbia mai recriminato per il fatto di non aver potuto effettuare una sola giornata di test. Dare continuità al team era la cosa da fare e così, dopo essere passati dall’ufficio del ‘grande boss’ Giorgio Sanna, è stata presa la decisione di avere Crestani con noi, premiando la sua fiducia, capacità e serietà. Con Thomas Biagi siamo sicuri che migliorerà, e troverà un ‘fratello maggiore’ che gli farà vedere l’automobilismo accademico e non spettacolare. Sono sicuro che sarà una esperienza bellissima per tutti”.

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