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La colonna di Rahel Frey: una stagione suddivisa in tre fasi

La lady driver di Niederbipp esordisce su Motorsport.com Svizzera, spiegando un 2017 dal volto finora non sempre omogeneo. “Abbiamo percorso oltre tremila chilometri, ma non smettiamo di crescere”.

Rahel Frey, YACO Racing

Rahel Frey, YACO Racing

Rahel Frey Presse Bureau

Rahel Frey

Rahel Frey (nata il 23 febbraio 1986 a Niederbipp) è una pilota automobilistica svizzera. egli è la prima donna a vincere una gara nella Formula 3 tedesca Cup. Nel 2011 e 2012 ha preso parte al DTM, salvo orientarsi l'anno successivo sul Gran Turismo con l'Audi R8 LMS Cup.

#50 YACO Racing, Audi R8 LMS: Philip Geipel, Rahel Frey
#50 YACO Racing, Audi R8 LMS: Rahel Frey
Rahel Frey, Phoenix Racing,  Audi R8 LMS GT4, garage
#18 Audi Sport Team Phoenix, Audi R8 LMS GT4: Rahel Frey
#18 Audi Sport Team Phoenix, Audi R8 LMS GT4: Rahel Frey
#18 Audi Sport Team Phoenix, Audi R8 LMS GT4: Christian Abt, Rahel Frey, Patrick Huismann, Peter Ter
#18 Audi Sport Team Phoenix, Audi R8 LMS GT4: Christian Abt, Rahel Frey, Patrick Huismann, Peter Ter
#18 Audi Sport Team Phoenix, Audi R8 LMS GT4: Christian Abt, Rahel Frey, Patrick Huismann, Peter Ter
Rahel Frey, Sepp Haider
#2 Montaplast by Land-Motorsport, Audi R8 LMS: Jeffrey Schmidt, Christopher Haase

Cari lettori, lasciatemi per prima cosa esprimere tutta la mia felicità per aver uno spazio riservato sulle pagine di Motorsport.com Svizzera, attraverso le quali vi racconterò le mie avventure in pista nel campionato GT Masters con l’Audi R8 LMS della Yaco Racing, ma anche ciò che concerne la mia attività di istruttrice di guida. Nel primo scritto vi racconterò come si è svolta la prima metà di stagione nel campionato Gran Turismo teutonico.

 

Finora, abbiamo completato la bellezza di 3.236 chilometri con l’Audi R8 LMS tra gare, prove e test. Nonostante sia un chilometraggio notevole non vuol dire che guidare quest’auto sia facile, anzi. Lavoriamo duro e praticamente senza sosta per cercare sempre di imparare il più possibile dalla vettura. Abbiamo avuto modo di sperimentare diverse fasi nel corso della stagione, alcune buone e alcune meno.

Un 2017 da suddividere per tre

Per rendere maggiormente limpida l’idea mi piace scindere questi 3.236 chilometri in tre fasi. La prima fase la etichetto come “carattere e team building”. La nostra stagione 2017 è iniziata direttamente a Oschersleben, primo round di campionato, al quale siamo arrivati senza nessun test alle spalle. Di conseguenza, i primi chilometri effettuati nel corso delle sessioni di prove libere sono stati il primo vero approccio con la vettura.

In questa fase, io e il mio compagno di scuderia Philip Geipel abbiamo raccolto quanti più dati possibili soprattutto per ciò che concerne il discorso pneumatici. Ci sono state diverse discussioni interne, utili a chiarire i differenti punti di vista. Non sempre si può essere d’accordo su tutto. 

Un esempio? Io, a differenza di lui, preferisco guidare la nostra Audi con l’asse anteriore “più stabilizzato” rispetto alle sue abitudini. Ecco perché la chiamo fase di “team building”. È necessario esporsi senza nessun timore, per il bene della squadra. Allo stesso tempo si impara a rapportarsi con ingegneri e meccanici nel loro gergo affinché la macchina vada il più veloce possibile.

Terminata la prima fase si passa alla seconda per i successivi mille chilometri. La fase numero due la chiamo semplicemente “sviluppo”. Grazie al risultato di attente analisi dei dati abbiamo implementato l’affidabilità della nostra vettura. 

Abbiamo un set-up di base che ci garantisce sempre una certa competitività in un campionato assai complicato. Ogni fine settimana di corsa decidiamo poi la messa a punto per trovare la massima potenza. In questa fase, è molto importante che il pilota sappia riportare agli ingegneri le sensazioni raccolte in pista.

Full gas e never give up!

La terza e ultima fase riguarda la gara. Da quando si spengono i semafori non sono più ammessi errori. Il lavoro svolto precedentemente alla corsa deve portare i suoi frutti. La nostra evoluzione è evidente e lo dimostrano i primi punti ottenuti al Lausitzring e al Red Bull Ring.

 

Dopo la corsa di Zandvoort, è giunto il momento di recarsi al Nürburgring, gara che segna l’inizio della seconda parte di stagione. Sul celebre “Inferno Verde” speriamo di ottenere un buon piazzamento in modo da lanciare nella miglior maniera il fine settimana di casa della Yaco Racing al Sachsenring.

Noi di questo team non molliamo mai, sempre fedeli al nostro motto: “Go fast and never give up!”. Quello che accadrà il primo fine settimana del mese di agosto ve lo racconterò nel prossimo articolo. In attesa di rileggerci, aspetto i vostri riscontri e suggerimenti per la prossima colonna. Ah, nel frattempo tenetemi i pugni!

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