Video di Zanardi: Alex ci racconta la sua impresa al Mugello con la BMW
Ecco cosa ha detto Zanardi dopo la vittoria con la BMW M6 GT3 nel GT Italiano al Mugello: il campione bolognese ha centrato un'impresa storica imponendosi al debutto sulla vettura della Roal Motorsport dopo due medaglie alle Paralimpiadi.
Foto di: BMW AG
Ha fatto l’impresa. Come se fosse semplice. Normale, almeno per lui. Alessandro Zanardi non ha dimenticato di essere un pilota professionista. E ha vinto al Mugello nell’ultimo appuntamento del GT Italiano. Si è imposto in Gara 2 con la BMW M6 GT3 perché il campione bolognese ci ha creduto: dopo un giro incredibile in qualifica, su una pista ancora viscida per la pioggia che era caduta sabato, il bolognese ha costruito un successo clamoroso che almeno per un giorno farà parlare del campionato tricolore Gran Turismo nel mondo.
Zanardi ha abilmente sfruttato tutte le opportunità che gli si sono presentate (Mapelli-Vanthoor, essendo in lizza per il titolo vinto poi da Gai-Venturi, al pit stop obbligatorio sono dovuti restare fermi 15 secondi più di Alessandro), ma il campione di Castelmaggiore ha sfidato i giovani talenti del GT Italiano pur essendo senza le gambe!
Ha contribuito a sviluppare un sistema di guida assistito che gli ha permesso di guidare in modo competitivo, ma non dimentichiamoci mai che per frenare Alex deve spingere la protesi legata al pedale del freno con l’anca. E tutte le altre operazioni Zanna le esegue con le mani per cui quando, scherzando, afferma: “Credo di saper ancora girare un volante fra le mani” dice niente altro che una sacrosanta verità.
Il fatto è che Zanardi rende semplici, imprese sensazionali che resteranno scolpite nella storia. Alle Paralimpiadi con la handbike sviluppata in collaborazione con i tecnici di Dallara, o in macchina. Quanti campioni del WTCC si sentirono “umiliati” per essere stati battuti a Oschersleben dall’uomo senza gambe nel 2005? Più di quello che poteva essere sembrato allora. Eppure Alex non era visto come un “alieno”, ma era considerato un avversario qualunque, molto temibile, a prescindere dall’handicap. Un pilota che aveva pieno diritto di stare in quella griglia di partenza con il team BMW Italy Spain.
La cosa non si è ripetuta ieri al Mugello: tutti nel paddock sapevano che se Alex fosse riuscito a mettere insieme il puzzle degli elementi che determinano una vittoria, non si sarebbe tirato indietro e avrebbe fatto la sua parte. Ha avuto il vantaggio di correre da solo, per cui al ritorno in pista dopo la sosta di metà gara, a dispetto degli altri avversari che dovevano “scoprire” quale vettura gli avevano lasciato in dote i compagni di squadra, poteva tirare il collo alla sua BMW M6 GT3 già all’uscita dai box, perché già sapeva cosa l’aspettava.
Ma l’emiliano è arrivato al Mugello senza la conoscenza del mezzo che avevano acquisito tutti i protagonisti del GT tricolore nel corso di un intero campionato ed è salito su una vettura che non è proprio la più facile dello schieramento. Alessandro Zanardi, infatti, ha aggiunto un secondo successo a quello conseguito da Stefano Comandini e Alberto Cerqui a Misano in Gara 2. Un’impresa nell’impresa…
Andiamo ad ascoltare cosa ci ha raccontato Alex nella conferenza stampa che ha fatto seguito al successo del Mugello. Stupendo tutti una volta di più, sentite…
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