Jesse Krohn e Stefano Comandini si impongono in Gara 1 al Mugello
L'equipaggio del BMW Padova Team conquista il successo nella prima gara del weekend grazie ad un stint perfetto di Krohn. La gara finisce in regime di Safety Car a causa della Lamborghini di Veglia ferma in pista.
Foto di: acisportitalia.it
Parte dalla pole position per la BMW di Krohn che mantiene la testa della classifica dopo l’accensione del semaforo verde e passa per primo e indenne alla San Donato. Fisichella prova sulla R8 di Baruch ma va largo e Barri lo sfila. Postiglione inizia a pressare la BMW M6 e si mette sugli scarichi.
Dopo il primo giro, Krohn davanti a Postiglione, Altoè, Fontana, Baruch, e Fisichella. Partito bene Kikko Galbiati che mantiene la testa della Super GTCup, davanti a Valente, mentre nella GT Cup Pisani in testa, davanti a Di Benedetto e La Mazza. Giro veloce di Krohn con 1’47”783.
Al quarto passaggio il pilota BMW allunga e porta il vantaggio a 2”701, Fisichella porta l’attacco a Baruch alla Bucine, c’è un contatto con il pilota Audi in sabbia sul suo posteriore destro. Il romano continua la sua gara e si porta sugli scarichi di Barri. Al sesto passaggio, Fisichella passa Barri all’interno della Casanova, mentre Larini fa un 360° con la Bentley e riparte immediatamente.
Fisichella è penalizzato con un passaggio in corsia box per il contatto su Baruch che sconta al giro numero otto. Impressionante il ritmo di Krohn che al nono passaggio porta quasi a sei secondi il vantaggio su Postiglione. Fisichella cerca di recuperare terreno, all’undicesimo passaggio è ottavo.
Al giro dodici, Barri porta la sua Huracan negli scarichi della Ferrari di Fontana. Ritmo infernale per Krohn che continua a
spingere e porta il vantaggio a 6”6, al tredicesimo passaggio.
Al giro successivo si apre la finestra dei cambi e il primo a entrare è Vedel per Veglia poi Liang che lascia a Giammaria,
entra Fontana per Mancinelli, Fisichella per Gai. Valente entra per Perolini al passaggio numero sedici, mentre Larini lascia il volante della sua Continental a Alex Caffi.
Al giro successivo Postiglione lascia a Venturini, Pisani per Sauto e Baruch per Fassler e La Mazza per Nicolosi. Al giro diciotto, Altoè lascia il volante a Zampieri e Barri cambia con Andrea Palma, nello stesso giro Krohn cambia per Comandini e Galbiati cede il volante a Cenedese.
Dopo le soste, Palma deve guardarsi le spalle da Zampieri. Al ventunesimo, Fassler passa Guagliardo, passa anche Giammaria che è colpito dal pilota siciliano, ma riesce a rimanere in pista.
Al Giro 22 la classifica vede in testa Comandini davanti a Venturini e Palma, Cenedese leader nella Super GTCup davanti a Perolini, mentre nella Cup comanda Sauto, con Nicolosi secondo e Guagliardo terzo. Al giro 26, Perolini attacca il compagno di squadra Cenedese che va in testacoda mentre Palma è braccato da Zampieri e Veglia.
Venturini dimezza lo svantaggio su Comandini e si porta a otto decimi nel corso del ventisettesimo passaggio, e spinge per il sorpasso, testacoda di Palma alla Poggio Secco che riparte, ma entra la Safety Car per un altro testacoda per la Lambo Veglia, azzerando i vantaggi.
Finale di gara a sorpresa che si finisce in regime di Safety Car, consegnando la vittoria a Comandini, davanti a Venturini e Mancinelli con Stefano Gai in quarta posizione, nella classe AM vittoria per De Castro-Piccioli e in Super GTCup Perolini vince davanti a Cenedese mentre nella Cup, Sauto s’impone davanti a Nicolosi.
Un finale di gara che lascia un po’ di amaro in bocca, per la conclusione sotto Safety Car, ma basta fare due conti e domani sarà ancora spettacolo.
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