GT Italiano: Cassarà-De Giacomi, da rivali a compagni di squadra
La coppia è appena stata ingaggiata dalla Dinamic Motorsport per correre con la Porsche: conosciamo meglio i due piloti ex-avversari.
Alex De Giacomi, Marco Cassarà, Dinamic Motorsport, Porsche 911 GT3 R
Stefano Reali
Da avversari a compagni di squadra, il passo è breve. Questa frase è il riassunto della storia di due piloti che si sono sfidati per anni nel Porsche Carrera Cup Italia e che ora si ritrovano a condividere lo stesso sedile nel Campionato Italiano Gran Turismo.
Stiamo parlando del pilota romano Marco Cassarà, Campione uscente della Michelin Cup e già protagonista della serie tricolore nel 2017 a bordo della Huracan GT3 gestita da Ombra Racing in coppia con Roberto Gentili, altro pilota romano e protagonista nel Mini Challenge.
Marco dividerà l’abitacolo con Alex De Giacomi, due volte Campione nel Carrera Cup Italia-Michelin Cup. Per il pilota bresciano è un debutto alla guida di una vettura GT e la serie Sprint sembra essere la scelta giusta per un primo “approccio”.
La vettura, ovviamente una Porsche 911 GT3 R gestita dal Team Dinamic Motorsport, la squadra di Maurizio Lusuardi oltre al GT è presente nel Porsche Carrera Cup Italia e nel Porsche Mobil 1 Supercup, la massima espressione del monomarca di Stoccarda. Abbiamo incontrato i due protagonisti.
“Dopo diversi anni ho deciso di rientrare nel GT, credo che insieme possiamo avere un ottimo passo. La macchina è molto divertente, per ora abbiamo confermato le quattro gare della serie Sprint, poi magari durante la stagione potrebbe uscire qualcosa in più. La macchina a Misano è stata molto divertente, va veramente forte e credo che potremmo fare bene fin da subito. Abbiamo alle spalle un ottimo Team, ringrazio in anticipo Maurizio, il Team Dinamic e Alex”, le parole di Cassarà.
De Giacomi ha aggiunto: “Ho scelto il GT Italiano per provare nuovi stimoli e nuovi Campionati. All’inizio ero un po’ titubante nell’affrontare un Campionato nuovo, o meglio, dividere la macchina con un altro pilota. In questi anni mi sono abituato a gestire tutto da solo mentre ora mi preoccupo di non essere più lento del mio compagno e tutte le problematiche del caso".
"Penso che può essere uno stimolo in più per crescere come pilota. Quando mi è stato chiesto di correre con Marco ho accettato subito, abbiamo un ottimo rapporto e poi abbiamo un bel passo gara e senza peccare di presunzione, credo che insieme potremmo toglierci qualche soddisfazione".
Da dire che entrambi i piloti sono nella sfera Porsche da anni, abituati a guidare le vetture di Stoccarda quindi Attenti a quei due.
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