Accolto il ricorso di Audi Sport Italia: Agostini campione Sprint 2020
La squadra aveva chiesto ai Giudici della “Cassazione” del C.O.N.I. di annullare la penalità attribuita a Riccardo Agostini e Mattia Drudi dalla Corte Sportiva di Appello ACI Sport, ripristinando la classifica che li aveva visti vincitori al Mugello e rendendo al padovano i punti necessari per vincere lo “scudetto” GT Sprint 2020.
Foto di: ACI Sport
Il 12 luglio 2021 è diventato una data indimenticabile per Audi Sport Italia e per Riccardo Agostini, il suo apprezzato alfiere e pilota della R8 LMS GT3: è il giorno in cui il Collegio di Garanzia del C.O.N.I. a Sezioni Unite ha accolto il ricorso della squadra dei quattro anelli. Attraverso il legale Prof. Avv. Marco Baroncini, la squadra aveva chiesto di annullare l’applicazione della sanzione irrogata dalla Corte Sportiva di Appello di ACI Sport lo scorso 9 aprile (che triplicava da 5” a 15” la penalità alla vettura di Agostini e Mattia Drudi nella terza corsa del GT Sprint 2020) e di confermare l’originaria classifica di gara che aveva visto padovano e romagnolo primi al traguardo al Mugello.
L’accoglimento del ricorso significa di fatto che dopo ben 282 giorni dallo svolgimento della gara il risultato sotto la bandiera a scacchi si può considerare definitivo, ma soprattutto che a 218 giorni dalla chiusura dell’ultima corsa 2020 a Vallelunga, anche la classifica generale GT Sprint andrà ricompilata: assegnando ad Agostini i 20 punti che lo trasformeranno in campione conduttori della passata stagione.
Il fatto contestato ad ottobre dello scorso anno era che lo staff del team dei quattro anelli aveva posizionato gli pneumatici in un punto diverso della pit-lane da quello indicato dagli Ufficiali di Gara durante il briefing. Il legale (e pluri-campione italiano CIVT) milanese aveva già sostenuto con successo in udienza al precedente Collegio di Garanzia dello Sport del C.O.N.I. riunitosi il 10 marzo scorso, che la penalità in secondi (prevista dal regolamento per chi durante il pit-stop lavora direttamente sulla vettura in fasi non consentite) non poteva essere traslata su altra fattispecie, in ossequio al principio giuridico che “nulla poena sine praevia lege”: non si può irrogare una sanzione riguardante una norma che la legge non prevede.
Una volta rinviato il caso alla Corte Sportiva di Appello ACI Sport, questa aveva però insistito applicando una sanzione diversa da quella prevista dalle norme di riferimento per l’asserita infrazione e così violando in modo duplice il principio di legalità. Nella giurisprudenza in senso lato il giudice di rinvio deve uniformarsi in modo assoluto e inderogabile alla corte di ultima istanza, ad esempio alla Cassazione; questo si applica parimenti, nel caso specifico, a chi (Collegio di Garanzia dello Sport) tutela il principio generale dell’ordinamento sportivo.
Questo ha fatto sì che l’esame del ricorso Audi Sport Italia stavolta non sia stato considerato ordinaria amministrazione, ma abbia portato a una rara udienza a Sezioni Unite, che prevede la presenza di tutti i Presidenti delle cinque Sezioni del Collegio di Garanzia dello Sport e presieduta dal numero uno dell’organo giuridico: il Prof. Franco Frattini. La firma dell’ex-ministro degli Esteri sul dispositivo è pertanto la conferma che c’è stato il massimo di autorevolezza giuridica sportiva a valutare il ricorso di Audi Sport Italia ed a spianare la strada verso il titolo conduttori GT Sprint 2020 di Riccardo Agostini.
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