Max Angelelli ha riportato il vessillo tricolore a sventolare sul gradino più alto del podio della
Grand-Am, conquistando in coppia con
Jordan Taylor la sua 22esima affermazione in carriera nella serie al
Barber Motorsports Park, la prima stagionale per la
Wayne Taylor Racing (e pure per il suo compagno di equipaggio, che arriva dalle vetture GT).
Il pilota italiano si è portato al comando quando mancavano circa 45 minuti al termine della gara sul tracciato dell'Alabama e da quel momento ha mantenuto la leadership fino alla bandiera a scacchi, impostando con la sua
Corvette DP una media sul giro da record che è stata rallentata solo dall'ingresso della safety car.
Solo l'altra
Corvette DP dei poleman,
Jon Fogarty ed Alex Gurney, ha provato ad infastidire i piani del bolognese, ma solamente fino a quando il secondo è stato costretto ad alzare il piede per evitare di rimanere a secco di carburante.
Del resto, la piazza d'onore era troppo importante per la coppia della
Bob Stallings Racing, che si è riportata a soli due punti in classifica dai leader
Scott Pruett e Memo Rojas, quarti qui con la
Riley-BMW della Ganassi Racing. Davanti a loro si è piazzata invece l'altra
Corvette DP della Spirit of Daytona con
Ricky Taylor e Richard Westbrook.
Arriva direttamente dalla pole invece il successo della
classe GT: ad imporsi sono stati
Robin Liddell e John Edwards con la
Chevrolet Camaro della Stevenson Auto Group. Buona parte del merito va senza dubbio a
Lidell, che nel finale è stato bravissimo a contenere il tentativo di rimonta di un arrembante
Alex Balzan, che ha poi tagliato il traguardo distanziato di soli sette decimi con la
Ferrari 458 della Scuderia Corsa che ha diviso con il rookie
Jeff Westphal.
Infine, per quanto riguarda la nuova
classe GX, bisogna registrare il terzo centro consecutivo della
Porsche Cayman della BGB Racing, portata ancora una volta in gara da
Jim Norman e da
Spencer Pumpelly.
Grand-Am - Barber Motorsports Park - Gara
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