Zanardi: nuova operazione in vista. Quadro clinico complesso
Alex, dopo una prima operazione, sarà sottoposto a un altro intervento chirurgico al San Raffaele di Milano per la ricostruzione cranio-facciale. Il quadro clinico generale del bolognese resta complesso.
Foto di: BMW AG
Nel primo pomeriggio di oggi sono arrivate novità su Alex Zanardi, ormai da tempo ricoverato all'Ospedale San Raffaele di Milano dopo il terribile incidente che lo ha visto sfortunato protagonista nel mese di giugno mentre era intento a partecipare a una manifestazione di beneficenza con la propria handbike sulle strade senesi.
L'Ospedale San Raffaele ha emesso un comunicato stampa in cui ha fatto sapere che il campione nativo di Castelmaggiore, paese a pochi chilometri da Bologna, sarà sottoposto a una seconda operazione per la ricostruzione cranio-facciale in seguito al trauma riportato nel tremendo impatto con un camion.
"Il signor Alex Zanardi, ricoverato dal 24 luglio scorso, sta affrontando un percorso di cure sub-intensive, predisposto da una équipe multidisciplinare coordinata dai professori Luigi Beretta, direttore della Neurorianimazione, Mario Bussi, direttore di Otorinolaringoiatria, Sandro Iannaccone, direttore della Neuroriabilitazione, e Pietro Mortini, direttore della Neurochirurgia", si legge nella prima parte del comunicato stampa.
"Contemporaneamente è iniziato un ulteriore percorso chirurgico volto alla ricostruzione cranio facciale. Un primo intervento è già stato eseguito con successo, alcuni giorni fa, dal professor Mario Bussi ed è già in programmazione per le prossime settimane, un secondo intervento che sarà eseguito dal professor Pietro Mortini".
Nel frattempo, Zanardi ha iniziato la riabilitazione cognitiva, a cui risponde con segni di interazione transitori. La prognosi rimane riservata e il quadro clinico - ha tenuto a sottolineare l'equipe di medici che segue Alex - rimane complesso.
"Inoltre, da diversi giorni Alex Zanardi è sottoposto a sedute di riabilitazione cognitiva e motoria, con somministrazione di stimoli visivi e acustici, ai quali il paziente risponde con transitori e iniziali segni di interazione con l'ambiente. A fronte di questi progressi significativi, i medici ribadiscono, comunque, il permanere di un quadro clinico generale complesso, sulla cui prognosi è assolutamente prematuro sbilanciarsi".
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