Alain Prost ed
Ayrton Senna hanno vissuto una delle più belle rivalità della storia della
Formula 1, se non dello sport più in generale. Nonostante fossero compagni di squadra ai tempi della
McLaren, i due hanno dovuto incrociare le armi tante volte, perchè per ben cinque anni di fila è stato uno di loro due a vincere il Mondiale.
Per chi ha vissuto quel periodo storico è impossibile non pensare all'incidente alla chicane di
Suzuka del 1989, quando con quel contatto
Prost si aggiudicò il titolo prima di passare alla
Ferrari, ma anche la risposta di Ayrton arrivata un anno dopo, ancora sul tracciato giapponese, ma questa volta alla prima staccata.
A 20 anni dalla scomparsa del campione brasiliano, dunque, non poteva mancare il ricordo dello storico rivale, che a sorpresa ha rivelato ad
Autosport di ricordare ormai solamente i momenti belli passati insieme ad
Ayrton, ovvero quelli dopo il suo ritiro dal Circus avvenuto alla fine del 1993.
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Non ho brutti ricordi legati a lui nelle mia mente. Voglio ricordare soprattutto gli ultimi sei mesi della sua vita, che sono stati quelli in cui ho avuto modo di conoscere meglio Ayrton. Era una persona diversa, che mi ha permesso di capire chi fosse e perchè ha agito in determinate maniere in alcuni casi" ha detto il quattro volte campione del mondo.
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Guardando oggi al suo atteggiamento quando eravamo rivali, lo prendo come un complimento da parte sua. Ho capito che la sue attenzioni erano rivolte a me e che la sua unica motivazione era capire come battermi. Ecco perchè quando eravamo sul podio in Australia, nel 1993, ed era la mia ultima gara, dopo pochi secondi era già una persona diversa. Questo è il ricordo più bello che porto con me oggi" ha aggiunto.
E qui forse va data una spiegazione di questo ricordo: quella domenica, ad
Adelaide, conquistarono entrambi il loro ultimo podio nel Circus (l'avvio del 1994 era stato disastroso per Senna) e
Ayrton, che aveva vinto la gara, volle rendere omaggio al rivale di tante battaglie, facendolo salire sul gradino più alto insieme a lui.
Prost poi ha ricordato che dopo il suo ritiro avevano parlato tante volte di sicurezza, cosa che avevano fatto anche l'1 maggio di 20 anni fa prima della gara. E
Ayrton era strano: "
Mi ha chiamato sabato e ci siamo incontrati, poi abbiamo parlato altre due volte anche domenica. Principalmente abbiamo parlato di sicurezza e del fatto che non stesse vivendo un momento felice, oltre che dei suoi dubbi sulla legalità della Benetton. Era molto concentrato su quello, ma era anche molto strano...Molto strano".
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